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Una fascia verde di foraggere inframmezzate a boschi e borghi agricoli fa da corona alla Pietra e alle sue pareti di arenaria. E’ ‘la Bismantova’ agricola che si snoda da Carnola a Campolungo attraverso i borghi di Ginepreto, Vologno, Maro e Casale, collegata da una strada che realizza un anello panoramico di 16 km, innestato per un breve tratto sulla SS 63 all'altezza di Castelnovo né Monti. Quest'area che si spinge verso sud fino al Secchia e ai gessi triassici, ospita oggi un'agricoltura di qualità raccolta attorno a tre latterie: Carnola, Maro e Casale. Nelle latterie di Carnola e Casale sono attivi punti di vendita diretta di prodotti locali, derivati dal latte e non solo. I borghi, un tempo esclusivamente agricoli, grazie alle qualità del paesaggio e alla felice esposizione stanno assumendo sempre più marcato valore e connotazioni residenziali. Presso l'antica chiesa di Ginepreto, in posizione panoramica tra la Pietra e il crinale appenninico e' attivo l'agriturismo il Ginepro, Centro Visita del Parco. Una rete di sentieri, carraie agricole, risale dai borghi circostanti, fino alla rupe di Bismantova, raggiungendo l'anello più alto dei percorsi circostanti la parte rocciosa e raccordandosi con degli accessi alla sommità. Raggiungere la Pietra, a partire dai borghi agricoli, attraverso la fascia verde che la circonda, è una opportunità di escursioni facili, ben accessibili e di diversa lunghezza, godendo di panorami e scorci sempre diversi.
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco EmilianoDall’agosto 2010 la Pietra di Bismantova è Parco Nazionale. Tecnicamente e formalmente il perimetro coinvolge solo la parte più alta, grosso modo dai 900 metri s.l.m. in su. Però, nella realtà del paesaggio e dell’economia - e sicuramente nella percezione comune - la Pietra di Bismantova è un tutt’uno: la sommità e le pareti rocciose, ma anche le pendici, compreso l’ampio contorno di foraggere e boschi che scendono fino ai paesi e ai borghi circostanti.
E’ questo l’insieme, il “bene comune” straordinario da tutelare e valorizzare, al di là delle perimetrazioni e dei diversi regimi giuridici e urbanistici delle varie parti.
La parte più alta e più nota è protetta da più di mezzo secolo con misure di vincolo indirizzate alla conservazione dell’ambiente e del paesaggio.
La parte più bassa e più prossima ai paesi è sempre stata fortemente ed essenzialmente agricola. Solo negli ultimi anni ha assunto più marcate connotazioni residenziali e turistiche. Questa seconda parte, che chiamiamo “la Bismantova”, è attualmente oggetto di un intervento del Piano di sviluppo rurale e del Parco Nazionale, volto a valorizzarne congiuntamente la storica vocazione agricola e le più recenti potenzialità turistiche e culturali.
Il nome del progetto realizzato è Percorsi Naturalistici e del Paesaggio Agrario.
L'obiettivo di fondo del progetto è dare gambe e strumenti all'idea di una conservazione della Pietra e della “Bismantova”, affidata soprattutto alla conoscenza dei suoi valori plurimi e dell'equilibrio tra i diversi usi. E più nello specifico, dare all'unità di paesaggio ‘Pietra di Bismantova’ una base territoriale allargata, più ampia e completa di quella che il perimetro di legge definisce come Parco Nazionale.
Anche per questo, il progetto prevede una serie di azioni dedicate sia alla protezione della vocazione agricola, sia allo sviluppo di quella turistico culturale.
La vocazione agricola è tutelata attraverso installazioni permanenti (i cosiddetti chiusini) e interventi puntuali per il controllo e la riduzione della pressione della fauna selvatica (cinghiali) sulle colture; e altresì attraverso azioni sugli usi e il paesaggio agricolo (sentieri e carraie) e azioni di valorizzazione del prodotto tipico (latterie per il Parmigiano-Reggiano).
La vocazione turistico-culturale è valorizzata attraverso la attivazione e la segnalazione di una rete di più ampi percorsi escursionistici e di nuove prospettive e punti di partenza (dai borghi circostanti) per l’accesso e inoltre attraverso la evidenziazione dei valori di qualità produttiva, religiosi e culturali, storici e archeologici.
Un sistema di marcatori territoriali e relativi pannelli informativi, attorno alla Pietra lungo i percorsi di accesso dal basso, arreda e attrezza alle visite, alla conoscenza e alla frequentazione il territorio circostante l’area Parco. Si tratta di una Pietra e di una Bismantova più ampia e completa di quella normalmente fruita dai turisti attraverso il parcheggio di Piazzale Dante e la visita del Santuario o della sommità.
Alcuni pannelli informativi in 2 lingue danno conto dei valori religiosi, letterari, geologici, agricoli, storici, archeologici e alpinistico-escursionistici, arricchendo e dettagliando l’informazione di sintesi raccolta nel pannello sul piazzale.
I titoli e i testi degli articoli che seguono possono dare conto di come il progetto è concretamente articolato sul territorio. Gli interventi sul terreno, saranno accompagnati anche da strumenti di informazione, stampati ovvero rintracciabili sulla rete internet sul sito del Comune di Castelnovo ne’ Monti e su quello del Parco Nazionale.Migliorare la conservazione e rafforzare la promozione dei valori e delle potenzialità della Pietra di Bismantova, a partire dall’essere inclusa ed effettivamente valorizzata come Parco Nazionale: questo è l’obiettivo che si persegue.
Tutto ciò non è facile né riconducibile ad un unico progetto.
A partire dall’avvio dell’Ente e, con maggiore intensità dopo l’effettiva e definitiva inclusione della Pietra (agosto 2010) il Parco, d’intesa col Comune di Castelnovo ne’Monti ed altri soggetti pubblici (Regione, Asl), ha via via attuato una serie di piccoli progetti, facendo ricorso a risorse proprie, finanziamenti regionali e fondi europei, con apporti di volontariato e cooperazione con privati operatori.
L’asse portante di questi interventi è riassunto nell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Castelnovo ne’ Monti, concertato con il Parco.
Scelta centrale è quella di considerare la Pietra di Bismantova una montagna con una propria identità, da tutelare nella sua naturalità e mantenere aperta ai diversi usi umani storicamente consolidati con un equilibrio tra di essi tale da non disperderne il valore culturale e paesaggistico, seguendo i principi fondamentali dell’Art. 9 della Costituzione.
Le azioni in corso – e tra esse il progetto “percorsi naturalistici e paesaggio agrario a Bismantova” - puntano
1) a fondare la tutela innanzitutto sul rafforzamento e la diffusione di una più ampia conoscenza dei valori e delle caratteristiche della Pietra
2) a realizzare un’operazione di identità e di identificazione, quali presupposti di ulteriore più ampia e più corretta fruizione nell’interesse dell’ambiente, della cultura, dell’economia e del lavoro che può crescere attorno a questo straordinario patrimonio comune nazionale.
Si elencano di seguito i titoli dei progetti realizzati, di quelli in corso e di quelli concretamente in cantiere:
Estate 2007 Avvio progetto Col Cuore Nel Parco: percorsi cardioprotetti nel Parco;
Primavera 2009 Primo intervento di controllo della vegetazione lungo la strada provinciale di accesso e sulla sommità;
2009 Allestimento punto-info al Rifugio presso il Santuario
Agosto 2010 Inclusione definitiva nel Parco Nazionale
Settembre 2010 Approvazione e condivisione documento programmatico del Comune e del Parco
Settembre 2010 Realizzazione punto-info Agriturismo Ginepro
Primavera 2011 Recupero visibilità e fruizione Sasso Lungo versante ovest, ripristino sentiero perimetrale in quota in collaborazione con ANA e CAI Castelnuovo Monti e rinnovo segnaletica sentieri;
Novembre 2011 Istallazione marcatore territoriale e pannelli informativi di sintesi su piazzale
Luglio 2012 Nuova indagine archeologica loc. Campo Pianelle zona Castello;
Autunno 2012 Riduzione vegetazione sul piazzale e sulla sommità e manutenzione prateria sommatale, ripristino visibilità pareti arenacee versante castelnovese (a monte del sentiero di accesso)
Ottobre 2012 La Bismantova percorsi naturalistici e paesaggio agrario
Prossimi interventi:
- Porta dell’Appennino piazzale Dante (POR –FESR)
- Centro Visita Coop Agrituristica il Ginepro
- Convenzioni punti info Foresteria e Rifugio presso il Santuario
L’abbandono della coltivazione e dell’uso del bosco ha determinato negli ultimi decenni una crescita continuativa della vegetazione attorno alle pareti e sulla sommità. Ciò ha modificato in tempi relativamente brevi la visibilità delle pareti di arenaria taluni grandi massi che caratterizzavano il paesaggio in particolare sul versante ovest.
Per mantenere i tratti identitari del paesaggio della Pietra, compromessi dall’interruzione delle pratiche selvi-colturali tradizionali, il Parco Nazionale con la collaborazione delle locali Sezione CAI e dell’associazione Alpini, ha voluto ripristinare la visibilità del “Sassolungo”, masso erratico dalla caratteristica forma piramidale storicamente visibile da Castelnovo ne’ Monti.
Contestualmente è stato aperto e ripristinato un sentiero perimetrale che corre lungo il confine del Parco e che sta diventando un nuovo frequentato percorso di conoscenza dei aspetti e prospettive della Pietra sinora poco conosciute.
Al tempo stesso il Parco nazionale attraverso due successivi interventi finanziati dal Piano di Sviluppo Rurale ha intrapreso alcune opere di riduzione della vegetazione arborea. Si tratta di attività realizzate “in punta di piedi” e con grande prudenza, nella consapevolezza che il valore della Pietra è altissimo, i suoi equilibri sono delicati, e che le azioni "innovative", diverse dalla manutenzione, potrebbero non migliorare o forse anche involontariamente degradare l'insieme del paesaggio di Bismantova.
Il progetto più recente, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con la Misura 227, “Sostegno agli investimenti forestali non produttivi”, ha previsto un processo di restauro ambientale e paesaggistico che deve essere sviluppato nel tempo (un piano di 5-10 anni) e poi mantenuto.
Tre sono state le aree d’interveto, per altro le più transitate e frequentate dai visitatori: l’accesso alla Pietra costituito da Piazzale Dante; l’area tra Piazzale Dante, la Foresteria, il Rifugio della Pietra e l’Eremo; le aree boschive e arbustate; il pianoro sommitale; i sentieri e gli stradelli del percorso intorno alla Pietra oltre al citato Sasso Lungo nel versante nord-ovest.
Il progetto contempla diversi interventi a partire dal mantenimento e il recupero del prato e delle radure sommitali nonchè la cura dei boschi, in particolare sotto all’Eremo. Si è proceduto alla sistemazione di alcuni tratti di sentieri del percorso ad anello alla base della rupe con apertura di viste panoramiche e varchi nella vegetazione intorno ai massi più importanti e alle pareti rocciose. E’ stata realizzata una staccionata nello slargo ubicato alla fine della scalinata e sulla curva-tornante della strada che porta dal piazzale all’Eremo, ciò perfezionerà il percorso e lo metterà in sicurezza. Non ultimo, il Parco Nazionale in collaborazione con il CAI, ha realizzato una serie di cartelli esplicativi e segnaletica ad hoc per consentire un uso al tempo stesso più facile.
Il Decreto del Presidente della Repubblica, firmato il 2 agosto del 2010, con il quale la Pietra di Bismantova è entrata definitivamente nei confini del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, “… completa un percorso politico - culturale e un progetto territoriale lungimirante di portata nazionale …”. Così recita l’Ordine del Giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Castelnovo ne’ Monti e sottoscritto dal Parco Nazionale il 28 settembre 2010.
L’O.d.G. sottolinea ulteriormente il valore del Decreto del Presidente della Repubblica che “… conferisce alla comunità castelnovese, e alle sue rappresentanze sociali e istituzionali, la responsabilità di una corretta gestione, di una più attenta conservazione, di un uso sostenibile e duraturo, di una condivisione della conoscenza e di una maggiore promozione di un bene comune come la Pietra, tanto prezioso quanto profondamente legato all’identità locale..” che ha avuto “… un ruolo fondamentale nella storia, nella cultura religiosa e civile, nella letteratura e nell’arte, nella tradizione popolare, nell’economia agricola, silvicola e pastorale delle comunità residenti …”.
Lo stesso O.d.G. indica nel “.. corretto equilibrio tra gli usi agricolo, turistico, religioso, culturale, ricreativo, alpinistico, il criterio principale e sostanziale di un’azione di conservazione attiva del paesaggio e della sua vivibilità …”. In quest’ottica “ … nessun uso deve compromettere l’esercizio degli altri ne’ porre a rischio l’integrità ambientale della Pietra, sminuendone la valenza culturale o il legame sociale con la popolazione ..”.
Il documento indica come priorità “ a) … una rinnovata azione nei confronti di residenti e visitatori intesa alla informazione e alla conoscenza sulla realtà geologica, ambientale, archeologica, storica e culturale della Pietra, da svolgersi … attraverso la predisposizione di una segnaletica generale di dettaglio e … la comunicazione da svolgere attraverso i punti informativi e i Centri Visita del Parco… b) la ricostituzione, manutenzione e segnalazione dell’intera rete di sentieri … di acceso e di esplorazione della Pietra su tutti i versanti …” collegando “ .. i circuiti dei borghi e delle latterie, il circuito podistico pedonale e cicloturistico della Pietra e il percorso cardioprotetto tra Carnola e Vologno.. c) il recupero e la conservazione dell’aspetto emblematico e storico della Pietra …” attraverso il “… contenimento dell’espansione della vegetazione…”.
Il documento si conclude con l’obiettivo di una attenta, intelligente e moderna gestione della opportunità turistiche.
Da questo documento che costituisce un atto fondante delle strategie di conservazione e valorizzazione della Pietra di Bismantova come Parco Nazionale hanno tratto indicazioni e ispirazione le azioni fin qui portate avanti e quelle in programma precedentemente indicate.