Progetto Life Plus: il Parco lavorerà sui Gessi Triassici della Valle del Secchia
Gypsum è il termine latino per indicare il gesso, cioè la roccia di origine marina che, per la sua fragilità e per l'elevata solubilità, dà vita a paesaggi carsici con grotte, fonti e risorgenti e genera habitat particolari che ospitano piante molto rare e animali un po' misteriosi, ad esempio i pipistrelli.
Ora Gypsum è anche il nome di un progetto che, in Emilia Romagna, vede alleati numerosi soggetti in azioni di studio e conservazione delle formazioni gessose: due parchi regionali (Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa, Vena del Gesso Romagnola), due province (Reggio Emilia, per i gessi di Albinea, e Rimini, per la Riserva Naturale Onferno) e, naturalmente, il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, con i suoi Gessi Triassici, oltre 200 milioni di anni di vita, tra i più antichi e interessanti dell'intera penisola.
Non è un caso che siano tante le aree protette che interessano le aree dei gessi: pur rappresentando infatti solo l'1% del territorio della Regione, queste aree presentano caratteristiche ambientali e naturali di straordinario valore in termini di biodiversità e per questo sono tutte protette anche da misure comunitarie e rientrano nella Rete Natura 2000. E non è un caso dunque che siano state scelte per un progetto Life Plus, che l'Unione ha finanziato per il 50% e che, in cinque anni, vedrà un investimento di poco meno di 2 milioni di euro.
Grazie al progetto, gli elementi di questo straordinario patrimonio naturale (le grotte, le doline, i fiumi sotterranei, le sorgenti), così come gli habitat e le specie vegetali e animali ad essi associati, saranno monitorati con continuità, in modo da ricavare indicazioni utili per una protezione a lungo termine, attraverso degli appositi piani di gestione. Si metterà in atto un programma di controllo delle acque, che saranno analizzate sotto l'aspetto chimico-fisico e microbiologico (utilizzando anche moderni test genetici) per verificare l'impatto dei trattamenti in agricoltura, degli scarichi fognari, di spandimenti e contaminazioni da altre specifiche fonti.
I pipistrelli utilizzatori delle grotte saranno oggetto di un'azione specifica, per giungere alla eventuale chiusura mediante cancelli delle cavità solo dopo una precisa conoscenza (costruita con speciali attrezzature e anche attraverso riprese video dei varchi) delle specie che le frequentano e dei corridoi di volo che esse utilizzano.
Nell'area dei Gessi Triassici saranno oggetto di un particolare intervento le fonti di Poiano, che sono il maggior fenomeno di risorgenza di acque salse della regione e, nonostante le notevoli alterazioni che hanno subito nel tempo, presentano ancora uno dei più importanti esempi di "palude bassa calcarea", un lembo di una formazione naturale che è classificata dall'Unione Europea come 'habitat prioritario'. L'intervento è destinato al ripristino di originarie condizioni idrauliche con il modellamento della morfologia del terreno.
Presso il Centro delle Fonti sarà inoltre allestito uno spazio espositivo e didattico, allo scopo di diffondere la conoscenza del valore e della singolarità del sito. Gli obiettivi dell'incremento dell'informazione e della crescita della consapevolezza della popolazione sono del resto elementi portanti del progetto (così come di tutti i progetti Life Plus) e per questo verrà prodotto abbondante materiale informativo e divulgativo e saranno direttamente coinvolti nelle attività e nelle scelte di gestione, oltre agli amministratori locali, tutti i soggetti portatori di qualche interesse, come gli agricoltori o gli speleologi. Ma soprattutto saranno organizzate attività educative particolarmente rivolte al mondo della scuola e non mancheranno iniziative di ampio interessamento del pubblico, come le 'bat night' le notti alla scoperta del mondo e della vita dei pipistrelli.
Di tutte queste iniziative 'Qui Appennino' e gli altri strumenti di comunicazione del Parco daranno ampia informazione.