L'inverno nel Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano è la stagione in cui è forse più evidente la collocazione del confine climatico euro mediterraneo sul crinale appenninico di questa area. Se sul versante emiliano infatti, domina la neve che permane fino a basse quote per tutta la stagione, imbiancando vette, valli e borghi. Sul versante toscano, che oltre essere esposto a Sud risente degli influssi miti del vicino golfo dei Poeti, è invece raro trovare i borghi ed i boschi innevati che assumono tonalità brune e bordò.
Su entrambi i versanti la stagione invernale è caratterizzata da un calendario di eventi culturali soprattutto legati al Natale tra cui citiamo la "Via dei Presepi" che collega i due versanti appenninici in un percorso in cui le diversità culturali dei vari borghi emerge nella tradizione dell'allestimento dei presepi. E' una stagione ricca anche di eventi sportivi, in primis l'iniziativa "Appennino reale" promossa dal Parco nazionale assieme al Parco Regionale del Frignano che prevede percorsi con gli sci da alpinismo e con le ciaspole tra Cusna e Cimone attraverso l'Abetina Reale.
Sul versante emiliano dell'Appennino l'attività sportiva sulla neve è una tradizione profondamente radicata. Attorno e dentro il territorio del Parco nazionale gravitano oggi diverse stazioni sciistiche per lo sci alpino tra queste Cerreto Laghi, nel Comune di Collagna (che offre circa 30 km di piste di varia difficoltà ed un grande palazzetto del ghiaccio coperto), Febbio, nel comune di Villa Minozzo, (con la pista "2000" che arriva all'altitudine che le dà il nome, conta su 25 km di piste), Ventasso Laghi, nel Comune di Ramiseto e Prato Spilla nel Comune di Monchio delle Corti.
Negli ultimi anni grande attenzione è stata riservata al rilancio dello sci di fondo che può essere praticato sia negli anelli di Pianvallese, a due passi da Febbio, Pratizzano, ed attorno al lago Pranda al Passo del Cerreto, sia sulle moltissime mulattiere che percorrono il territorio del Parco come sci di fondo escursionismo.
Chi non ha dimestichezza con gli sci può comunque godersi il contatto con l'Appennino innevato grazie alle "ciaspole", le racchette da neve. Escursioni di questo tipo sono possibili partendo da tutti i borghi del crinale e vengono proposte, anche in notturna con la luna piena, dai rifugi e da guide specializzate. Queste escursioni consentono anche di realizzare percorsi naturalistici alla ricerca delle tracce degli animali sulla neve, o costeggiando torrenti ghiacciati.
Chi ama lo scialpinismo può cimentarsi su vari itinerari tra cui il monte Prado (m 2053), l'Alpe di Vallestrina (m 1930), il monte Cusna (m 2120), il monte Cavalbianco (m 1853), il monte La Nuda (m 1893), il gruppo del monte Casarola (m 1979) e dell'Alpe di Succiso (m 2017), il monte Marmagna (m 1851) e il monte Tondo (m 1781). E' consigliabile dotarsi di tutte le adeguate attrezzature, anche di sicurezza (pala, arva e sonda) e informarsi accuratamente su condizioni di innevamento e previsioni meteo.
Infine è in questa stagione che si svolgono le attività del progetto Neve Natura rivolto a ragazzi delle scuole superiori che propone, come attività formativa, l'esperienza diretta dell'Appennino, anche nella stagione più rigida e difficile attraverso l'apprendimento dei primi rudimenti di pratica della neve.
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