Quali sono gli organi di governo del Parco?
Il Parco Nazionale è sottoposto alla vigilanza del Ministro dell'Ambiente ed è costituito da: il Presidente (Fausto Giovanelli), il Direttore (Giuseppe Vignali), il Consiglio direttivo (I membri del Consiglio sono:
Giovanelli Fausto
Meo Gabriella
Martinelli Luca
Ugolotti Robertino
Mariani Raffaella
Sassi Elio
Maffei Antonio
Claudio Riani),
la Comunità del Parco (costituita dai presidenti delle Regioni e delle Province, dai sindaci e dai presidenti delle Comunità montane) e il Collegio dei Revisori dei Conti. L'Ente parco adotta il Piano e il Regolamento del Parco: il primo definisce l'organizzazione e gli obiettivi dell'area Protetta, il secondo disciplina le attività consentite al suo interno.

Quali sono i compiti del Parco?
Le aree protette costituiscono oggi un importante punto di incontro tra i vari livelli istituzionali: Stato, Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni e tra una pluralità di competenze settoriali e scientifiche. Ai sensi della legge-quadro sulle aree protette (L. 394/1991) si tratta di luoghi "di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future". La legge assegna ai Parchi un ampio ventaglio di finalità, tra cui: la gestione ambientale per l'integrazione tra uomo e ambiente naturale; la salvaguardia dei valori storici, antropologici, archeologici e architettonici, nonché delle tradizionali attività agro-silvo-pastorali; la promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche interdisciplinare, nonché di attività ricreative compatibili; la difesa e ricostituzione degli equilibri idraulici e idrogeologici. La Comunità del parco, l'organo consultivo dell'Ente, promuove le iniziative atte a favorire lo sviluppo economico e sociale della popolazione residenti all'interno del parco e nei territori adiacenti. Oggi i Parchi abbracciano una politica rivolta assai più alla valorizzazione del territorio nel senso più ampio del termine che alla passiva conservazione delle risorse naturali.

Quale è la composizione del territorio del Parco?
Il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano è stato istituito nel 2001 e interessa il crinale tra l'Emilia-Romagna e la Toscana: il suo territorio comprende parte delle province di Massa, Lucca, Reggio Emilia e Parma. Il Parco, che si estende per 26.149 ettari, racchiude un'area protetta regionale (il Parco dei Cento Laghi) e quattro riserve naturali statali (Pania di Corfino, Guadine Pradaccio, Lamarossa e Orecchiella). I Comuni che ne fanno parte sono: Corniglio, Monchio delle Corti (PR), Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Villa Minozzo, Castelnovo ne' Monti (RE), Giuncugnano, San Romano di Garfagnana, Villa Collemandina (LU), Bagnone, Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi (MS).

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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