La Linea Gotica e la Resistenza

La Linea Gotica è la linea lungo cui correva il fronte di guerra in Italia durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale, che si estendeva per 320 km da Massa-Carrara a Rimini lungo il crinale Appenninico: a Nord i Tedeschi ed sud gli Alleati. I Nazisti sfruttano in tal modo le avversità della montagna come fronte difensivo naturale, fortificato con massi, legname, fossati, campi minati e bunker per l'artiglieria, al fine di rallentare l'avanzata degli Alleati, sbarcati nel '43 nel sud d'Italia ed in progressivo avvicinamento.
La Linea Gotica, lungo la quale ancora oggi è facile vedere i segno delle fortificazioni e fare ritrovamenti di residuati bellici, viene attaccata dagli Alleati nel settembre del '44, ma nonostante alcuni primi cedimenti soltanto nel febbraio del '45 la viene sfondata, grazie anche alle formazioni partigiane giunte a sostegno delle forze alleate.
I Partigiani, infatti, a partire dall'8 settembre del '43 si raccolgono nei boschi dell'Appennino per organizzare la Resistenza, spostandosi lungo i sentieri, alcuni dei quali sono attualmente oggetto di itinerari tematici e di manifestazioni della Memoria. Tra questi si ricordano per il loro sacrificio: i fratelli Cervi, uccisi il 28 novembre del '43 per ordine dei dirigenti fascisti a Reggio; don Pasquino Borghi, parroco di Coriano Tapignola, nel Comune di Villa Minozzo, che per aver accolto e nascosto soldati sbandati e Partigiani è stato arrestato e poi fucilato a Reggio il 30 gennaio del '44; le vittime degli eccidi di Cervarolo e di Villa Minozzo; i morti nella battaglia di Cerrè Sologno, nel Comune di Villa Minozzo.

Altre info: it.wikipedia.org/wiki/Linea_Gotica

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