Una quindicina di esemplari monitorati dai tecnici del progetto Life Ex-tra
L'equipe faunistica del Parco ha reso noti i dati raccolti con il rilevamento estensivo delle tracce di lupo, realizzato 'in simultanea e su larga scala' da un folto gruppo di operatori - del Parco e della Forestale - nei giorni 7 e 8 marzo scorsi.
Sono dati interessanti, che confermano e integrano ciò che il costante monitoraggio operato nelle stagioni scorse aveva indicato: l'area del Parco e le zone immediatamente adiacenti ospitano alcuni branchi (almeno 5) di lupi che sommano una popolazione che si aggira sulla quindicina di unità. Le cifre, come sempre in questi casi, sono relative a stime, in quanto sono ricavate dalla lettura di elementi (tracce sulla neve, escrementi) che forniscono molte informazioni, ma non la certezza assoluta.
Ma l'approssimazione è molto contenuta, grazie al grande impegno espresso dai 56 operatori coinvolti nell'ambito delle azioni previste dal progetto Life Ex-tra, che nei due giorni citati hanno complessivamente percorso quasi 300 chilometri lungo i 26 circuiti di rilevamento che erano stati stabiliti sulla carta e che sono stati seguiti utilizzando strumentazione elettronica (GPS palmari) e cartografie. Il rilevamento, per favorire la ricerca, è stato effettuato entro 36 ore da una forte nevicata, quando cioè esistono le condizioni più adatte per individuare tracce e leggere di conseguenza la composizione e il comportamenti dei branchi, raccogliere campioni di feci, osservare altri elementi di interesse come eventuali siti di riposo o resti delle predazioni e dei pasti.
Naturalmente il 'campo' di rilevamento non è mai perfetto in nessuna occasione e anche in questa non ha fatto eccezione: la presenza sui circuiti di ciaspolatori ed escursionisti ha spesso impedito la lettura delle tracce; il periodo stesso non era l'ottimale in quanto caratterizzato da una certa dispersione degli individui dei branchi ('minor grado di coesione sociale', è l'espressione che usano i faunisti). C'è comunque molta soddisfazione per la grande mole di informazioni raccolte, che ora verranno messe in dettaglio a disposizione di tutti gli interessati e della comunità scientifica. Informazioni che, per chi scienziato non è, dicono alcune cose semplici ma importanti: il lupo è ben ambientato nel Parco, con una popolazione stabile e organizzata, anche se di dimensioni contenute e con una distribuzione omogenea che rende la sua presenza percepibile ma non invadente.