Fausto Giovanelli scrive alle forze politiche e sociali
Alcuni fatti, positivi e di rilievo, che si stanno concretizzando in questa primavera sul crinale appenninico e in particolare a Ligonchio, hanno spinto il presidente del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano, Fausto Giovanelli, a rivolgere una lettera ai responsabili delle forze politiche e sociali della montagna, per sottolineare il valore di ciò che sta maturando e invitare alla condivisione di un processo che – in controtendenza rispetto al flusso storico dell'abbandono – può generare un forte beneficio per il crinale.
Giovanelli fa riferimento innanzitutto alla ripresa definitiva dell'attività dell'Atelier delle Acque e delle Energie che il Parco ha realizzato in collaborazione con Reggio Children e con l'Enel. Già registrate quasi 800 prenotazioni fino a giugno. Un 'presidio' culturale di valore, ma anche un fattore economico importante che mette forti radici in uno dei Comuni di crinale.
Poi il presidente conferma per la prima settimana di luglio, sempre a Ligonchio e grazie all'Atelier, l'arrivo della scuola estiva di Reggio Children. 44 le presenze fino ad ora annunciate di docenti e pedagogisti da tutto il mondo per una delle attività formative a tema educativo e ambientale di più alto livello. Una iniziativa culturale di valore internazionale che trova la sua sede da noi, scoprendo qui gli elementi, gli stimoli e le occasioni degni di una offerta con pochi paragoni.
E infine l'assicurazione del contemporaneo trasferimento a Ligonchio della sede operativa del Parco. Una attività significativa e di grande prestigio che si insedia in alta montagna, in una località tra le più interne e 'sfortunate', risalendo da quote più basse, secondo un percorso che rovescia quello in atto da troppo tempo.
Per Giovanelli non è esagerato parlare di fatti 'storici', di elementi concreti di una inversione di tendenza che si manifestano dopo oltre cinquant'anni di ripiegamento e declino. Elementi, per la gran parte, 'fuori dagli schemi', che stanno cioè sul mercato e non dipendono più da spesa pubblica, ma generano reddito 'vendendo' un prodotto culturale (e turistico) di alta competitività.
Se il Parco nazionale, per questi risultati, ha fatto la sua parte di strumento per la ricerca e lo sviluppo, sono state indispensabili le collaborazioni tra istituzioni. Collaborazioni su cui è necessario contare ancora di più, per rendere permanenti i successi e per mettere a frutto tutti i fattori di competitività della montagna. Da qui l'invito del presidente del Parco agli interlocutori politici e sociali a condividere la soddisfazione e a partecipare attivamente alla elaborazione di una strategia per il crinale montano che faccia leva sui fattori di eccellenza - l'ambiente e la natura, le idee, l'umanità e la socialità degli abitanti e delle comunità – che in epoca di globalizzazione possono stare egregiamente sul mercato e consentire iniziative altrove irripetibili.
La lettera è consultabile all'indirizzo: http://www.parcoappennino.it/pdf/Lettera.forze.montagna.pdf