di Fausto Giovanelli
Dall'agosto 2010 la Pietra di Bismantova è Parco Nazionale. Tecnicamente e formalmente il perimetro coinvolge solo la parte più alta, grosso modo dai 900 metri s.l.m. in su. Però, nella realtà del paesaggio e dell'economia - e sicuramente nella percezione comune - la Pietra di Bismantova è un tutt'uno: la sommità e le pareti rocciose, ma anche le pendici, compreso l'ampio contorno di foraggere e boschi che scendono fino ai paesi e ai borghi circostanti.
E' questo l'insieme, il "bene comune" straordinario da tutelare e valorizzare, al di là delle perimetrazioni e dei diversi regimi giuridici e urbanistici delle varie parti.
La parte più alta e più nota è protetta da più di mezzo secolo con misure di vincolo indirizzate alla conservazione dell'ambiente e del paesaggio.
La parte più bassa e più prossima ai paesi è sempre stata fortemente ed essenzialmente agricola. Solo negli ultimi anni ha assunto più marcate connotazioni residenziali e turistiche. Questa seconda parte, che chiamiamo "la Bismantova", è attualmente oggetto di un intervento del Piano di sviluppo rurale e del Parco Nazionale, volto a valorizzarne congiuntamente la storica vocazione agricola e le più recenti potenzialità turistiche e culturali.
Il nome del progetto realizzato è Percorsi Naturalistici e del Paesaggio Agrario.
L'obiettivo di fondo del progetto è dare gambe e strumenti all'idea di una conservazione della Pietra e della "Bismantova", affidata soprattutto alla conoscenza dei suoi valori plurimi e dell'equilibrio tra i diversi usi. E più nello specifico, dare all'unità di paesaggio 'Pietra di Bismantova' una base territoriale allargata, più ampia e completa di quella che il perimetro di legge definisce come Parco Nazionale.
Anche per questo, il progetto prevede una serie di azioni dedicate sia alla protezione della vocazione agricola, sia allo sviluppo di quella turistico culturale.
La vocazione agricola è tutelata attraverso installazioni permanenti (i cosiddetti chiusini) e interventi puntuali per il controllo e la riduzione della pressione della fauna selvatica (cinghiali) sulle colture; e altresì attraverso azioni sugli usi e il paesaggio agricolo (sentieri e carraie) e azioni di valorizzazione del prodotto tipico (latterie per il Parmigiano-Reggiano).
La vocazione turistico-culturale è valorizzata attraverso la attivazione e la segnalazione di una rete di più ampi percorsi escursionistici e di nuove prospettive e punti di partenza (dai borghi circostanti) per l'accesso e inoltre attraverso la evidenziazione dei valori di qualità produttiva, religiosi e culturali, storici e archeologici.
Un sistema di marcatori territoriali e relativi pannelli informativi, attorno alla Pietra lungo i percorsi di accesso dal basso, arreda e attrezza alle visite, alla conoscenza e alla frequentazione il territorio circostante l'area Parco. Si tratta di una Pietra e di una Bismantova più ampia e completa di quella normalmente fruita dai turisti attraverso il parcheggio di Piazzale Dante e la visita del Santuario o della sommità.
Alcuni pannelli informativi in 2 lingue danno conto dei valori religiosi, letterari, geologici, agricoli, storici, archeologici e alpinistico-escursionistici, arricchendo e dettagliando l'informazione di sintesi raccolta nel pannello sul piazzale.
I titoli e i testi degli articoli che seguono possono dare conto di come il progetto è concretamente articolato sul territorio. Gli interventi sul terreno, saranno accompagnati anche da strumenti di informazione, stampati ovvero rintracciabili sulla rete internet sul sito del Comune di Castelnovo ne' Monti e su quello del Parco Nazionale.