Sfiorano 'quota 7000' gli internauti che seguono la vita del Parco in diretta
Si chiamano "social networks" e sono le nuove comunità che si creano con l'uso di internet e di piattaforme dedicate attraverso le quali ciascun utente può mettere a disposizione di tutti e scambiare con gli interessati le proprie informazioni, i commenti, le immagini, i video e ogni altra diavoleria che possa assumere formato digitale. La piattaforma più nota è 'facebook' che è anche il secondo sito più utilizzato al mondo, dopo google, con circa 500 milioni di utenti attivi. Le amministrazioni pubbliche sono ancora molto lente nell'utilizzare questi strumenti di comunicazione che, per natura e struttura, rifuggono dalle forme ingessate dell'ufficialità e invitano invece alla interattività, al dialogo e al confronto su di un piano di parità.
Il Parco dell'Appennino tosco emiliano ha scelto la strada dell'uso e della frequentazione dei social networks proprio per sfruttarne le possibilità di contatto con una platea di utenti normalmente giovani, sicuramente curiosi, potenzialmente attenti ai temi ambientali e dell'impegno civile. I risultati stanno dando ragione alla scelta: gli 'amici' raccolti attorno alle pagine su facebook del Parco sono già poco meno di 7000 e crescono di parecchie decine ogni mese. E sono proprio amici mossi da curiosità e interesse, ai quali piace esprimere pareri e commenti sulle cose che accadono nel parco e attorno ad esso, mettendo i responsabili nella condizione di cogliere 'in diretta' umori e reazioni suscitati dalle scelte e dalle iniziative del parco.
Il numero di amici del nostro parco è secondo, fra i parchi italiani, solo a quello del Parco nazionale delle Cinque Terre, antesignano della frequentazione on line e con il quale, del resto, condividiamo tante attività, compresa proprio quella su facebook, con le pagine dei 'Parchi di mare e d'Appennino' che, a loro volta, hanno già aggregato quasi 6000 amici. Esistono altri strumenti di analoga socializzazione, anche se con piattaforme di diverso formato e che attuano modalità differenti, come 'twitter' - usato dagli utenti prevalentemente per diffondere notizie di taglio molto breve e come strumento di giornalismo partecipativo –, come 'flickr' – che permette agli iscritti di condividere fotografie con chiunque – o come 'You Tube' – che consente la stessa cosa con i video, compresi quelli amatoriali-. Tutti canali ai quali il Parco dedica una continua attenzione, per stabilire una comunicazione nei due sensi con tutti coloro che vogliono 'vivere il parco' sotto ogni aspetto. Per questo l'invito rivolto a tutti è di usare:
www.facebook.com/parcoappenninotoscoemiliano
http://twitter.com/parcoappennino