Ricordi d'infanzia, una pianta di rose offerta dal Sindaco Giorgio Pregreffi e un'ora di presentazione di Reggio Children, della pedagogia di Malaguzzi, dei Cento Linguaggi del Bambino, delle funzioni delle installazioni e delle vere e proprie macchine sulle quali bambini e pedagogisti lavorano alla scoperta delle leggi della natura. A fare da guida Benedetta Barbantini, ligonchiese anche lei, pedagogista di Reggio Children, da mesi impegnata sul progetto ormai avviato. Con loro anche la dott.ssa Chiara Torlai del Centro di Coordinamento per la qualificazione scolastica dei comuni della montagna, la vice sindaco di Giuncugnano Danti Marta (Garfagnana – LU) il presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli, le atelieriste al lavoro con alcuni bambini, Lorenza Panini correggese, ma volontaria della associazione ligonchiese “Amici dell'Atelier”.
Iva Zanicchi ha ascoltato, interloquito, ricordato la musicalità dell'acqua. "Una mania di famiglia" - ha detto – “mio fratello portava un'amaca nella Rossendola (torrente di Vaglie n.d.r.) per ascoltarla".
Netti i giudizi sull’Atelier: "Le pedagogiste che ho incontrato persone sono persone molto competenti. La Centrale è stata l’anima di Ligonchio, adesso potrà tornare ad esserlo e a dare vitalità al paese specialmente nelle stagioni di autunno e inverno in cui a Ligonchio c'è il deserto. Ce n'è bisogno. Dovremo migliorare la capacità turistica e l’ospitalità. È una bellissima iniziativa".