La prima nota dell'Ente a un mese dalla bufera giuridica. Cosentino annuncia trasparenza
( 22 Ottobre 2010 )A un mese dall'esplosione del terremoto giudiziario che si è abbattuto sulle Cinque Terre, avvenuto all'alba del 28 settembre con 12 arresti che hanno decapitato la presidenza e il Comune di Riomaggiore, il Parco divulga la prima nota ufficiale sulla vicenda.
"Quello che è successo in quelle ore lo sanno tutti - si legge - Quello che successe nei mesi e negli anni precedenti il 28 settembre saranno i giudici a stabilirlo". "Il Parco era e rimane un modello internazionale - prosegue la nota - sia in materia di salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio che per i servizi dedicati al turista, in primis al residente".
Seguono gli esempi del piccolo borgo di Volastra, collegato attraverso un bus a metano con Manarola e che, grazie al mantenimento in vita dell’unico negozio di alimentari e del ristorante, è uno dei borghi che in termini relativi offre la maggiore capienza ricettiva turistica; poi viene evidenziato il recupero delle fasce terrazzate e dei secolari muri a secco, nonché il rilancio di un’economia agricola fondata sulla coltivazione della vite, coltivazione che dieci anni fa era quasi considerato utopia. Tra i risultati concreti indiscutibili anche la Collina del Corniolo, l’uliveto sopra Riomaggiore e il vigneto collezione di Volastra.
Non in ultimo, l'incremento degli imponenti flussi turistici richiamati dalle bellezze locali: i borghi marinari, i terrazzamenti coltivati e i sentieri a picco sul mare, caratteristice geografiche che hanno messo in moto non solo l’economia di questo breve tratto di costa, ma dell’intera provincia con ricadute più che positive anche oltre i confini liguri.
''Il nuovo cammino avviato dal commissario Aldo Casentino sarà all'insegna della più assoluta trasparenza'', specifica la nota, annunciando che i bilanci del Parco Nazionale delle Cinque Terre saranno resi consultabili a chiunque sia interessato. Il Parco annuncia inoltre un ''limpido riscontro di come saranno usati i proventi delle carte servizi, per quanto razionalizzate''. E ''chiare saranno le convenzioni fra Parco, cooperative di servizi e enti locali. Saranno disdette le attuali e ricontrattate 'alla luce di piani economici propri''.
Più equilibrati saranno anche i rapporti tra Ente e Comuni dell'area protetta: ''la distanza fisica, peraltro risibile, tra la sede legale del Parco e quelle delle amministrazioni locali non deve trasformarsi in distanza ideologica e di progetto''. Infine ''saranno avviate delle selezioni per contratti a tempo determinato in attesa di bandire, nelle prossime settimane, un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato della pianta organica del Parco''.
Cosentino:'Riavviare il parco.Chiesto business plan alle cooperative'
Primi venti durissimi giorni di lavoro per Aldo Cosentino, il commissario scelto dal Ministro Stefania Prestigiacomo, per mettere a posto i conti del Parco delle Cinque Terre ed avviare un processo di rilancio. Ai taccuini di CittadellaSpezia, il responsabile del Sistema Nazionale delle Aree Protette, fa il punto della situazione in un'intervista esclusiva.
Dottor Cosentino, innanzitutto come sta andando questa prima fase. Qual'è la sua primaria missione?
"Stiamo prendendo coscienza giorno per giorno della situazione. Per quanto riguarda l'Ente Parco in senso stretto esistono bilanci già approvati dal Ministero dell'Economia. C'è poi tutto il discorso delle relazioni tra l'ente e le cooperative. Una cosa è certa: sono stato incaricato non di chiudere ma semmai di riavviare il Parco. Alle cooperative abbiamo chiesto di presentarci un business plan da valutare e lo scopo è quello di aumentare gli occupati, non di diminuirli. Perchè se le Cinque Terre sono un'eccellenza è per i servizi erogati e perderne alcuni, anche solo parzialmente, può avere una ricaduta sull'economia della provincia e della regione stessa".
Che idea si è fatto fino ad ora del Parco e di ciò che gira intorno ad esso?
"E' un modello che potrà anche aver avuto delle falle ma non per questo bisogna gettare tutto via. Rafforzare il buono che è stato fatto e fungere da stimolo per le amministrazioni locali. Questo dev'essere il compito del Parco".
Esistono dipendenti con contratti in scadenza al 31 ottobre. Un problema delle cooperative, mi par di capire.
"Le cooperative fanno i conti e valutano le situazioni. Molti alberghi stanno per chiudere e alcuni lavori sono cosiddetti stagionali: con la fine dell'estate hanno una naturale fine nel momento in cui la stagione estiva va tramontando. Io però valuto le cose dal punto di vista del parco, non delle cooperative che hanno fatto contratti, anche a tempo determinato, con consapevolezza dei bisogni".
La condizione morale di Riomaggiore e delle Cinque Terre?
"Noto un atteggiamento di scoramento generale, lo percepisco anche leggendo i quotidiani. A volte però non si riconoscono le cose eccellenti che sono state fatte. La Magistratura da par suo farà chiarezza ma non si può disconoscere il grande lavoro fatto alle Cinque Terre. Non mi sembra giusto che chi ha lavorato tanto per il bene di questo territorio non si veda riconosciuta la bontà della propria attività. Penso al grande lavoro sul terrazzamento, ad esempio. Ma vi ricordate che cos'erano le Cinque Terre dieci anni fa?"
"La cosa che mi preoccupa di più - continua Cosentino nella lunga intervista rilasciata a CDS - è che ci sia un sentimento di abbattimento che fa dimenticare l'importanza delle azioni svolte. Se ci sono state delle distorsioni vanno corrette, ma l'esperienza del Parco è una delle migliori in Italia. Oltre ai terrazzamenti di cui parlavo, penso ai trenini in mezzo ai campi di vite. Se qualcosa non va si miri su quello perchè ci sono operatori di Portofino e Chiavari, per fare un esempio, che telefonano perchè temono anche per loro. Il Parco è una cosa seria, patrimonio dell'Unesco, quindi del Mondo intero".
Dicevamo del debito, si possano fare delle ipotesi numeriche?
"Leggo appunto numeri, il giorno che avrò le cifre potrà rispondere. Il Parco è una cosa, le cooperative sono un'altra. Non possiamo perdere questo patrimonio, è un dovero conservarlo, alimentarlo aumentando la ricchezza del territorio".
Aldo Cosentino spiega nei dettagli l'opera che sta portando avanti in questi primi giorni di lavoro. Si parte ovviamente dal comprendere l'entità dei disavanzi: si parla di circa nove milioni di euro. Sono cifre corrette?
"Cerchiamo di capire il debito, facendo verifiche con le cooperative. Mi sento di dire, a sensazione, che la situazione è meno grave di quanto doveva essere. Vogliamo concludere questa prima fase in tempi stretti perchè il mio interesse è quello di salvaguardare e rilanciare l'immagine e la qualità del territorio".
Un esempio fra gli altri, l'appuntamento tradizionale col presepe di Manarola.
"Niente va perso, tanto meno un evento così atteso. Per questo dobbiamo velocizzare l'iter. C'è una crisi globale da tenere in considerazione, ci sono servizi come quello dei trasporti o degli asili su cui andranno fatte delle valutazioni".
Parco e Comuni, due strutture che non devono pestarsi i piedi.
"Una prima azione che ho pensato è spostare la sede del Parco a Manarola. Ognuno deve fare il suo mestiere, secondo le competenze e rispettando le autonomie. Verrà fatto un bando per l'assunzione di posti a tempo determinato e successivamente per gli indeterminati. Attraverso le selezioni prenderemo del personale che dev'essere indipendente".
Cosentino in Provincia: "Il sistema Parco è solido, in corso verifiche serie"
Il Parco Nazionale delle Cinque terre è un sistema solido ed un modello da esportare nel mondo. A confermarlo il Commissario del Parco Aldo Cosentino che ha aggiunto: “All’interno del sistema sono stati rilevati degli errori che verranno corretti.”
Questo pomeriggio in Provincia si è svolto un primo vertice di confronto profondamente voluto dal Prefetto Forlani e dal Presidente della Provincia Marino Fiasella e con gli operatori economici del parco Nazionale.
“La gestione del Parco ci risulta sana - ha detto Cosentino - il bilancio del parco è stato validato dal Ministero dell’economia e dell’ambiente come soggetti vigilanti. Non mi risulta in questo momento alcuna indagine della Magistratura riguardi l’ente parco. Noi siamo a disposizione degli organi dello Stato, laddove volessero delucidazioni. Anch’io ho chiesto di parlare con la Procura non per accusare o difendermi ma per mettermi a loro completa disposizione.”
Il Commissario ha proseguito: “Per quanto riguarda le cooperative stiamo aspettando di avere i loro bilanci per fare delle verifiche serene. Non vedo drammi, non vedo problemi.”
Ma la “sorte” dei duecentoquaranta dipendenti del Parco desta non poche preoccupazioni, Cosentino afferma: "Ci sono delle attività e dei servizi che sono stati affidati a queste cooperative dal Parco e dalle autonomie locali ed è ragionevole pensare che queste cooperative raggiungano un equilibrio di bilancio. Fino ad oggi c’è stato uno start up necessario ed oggi si tratta di fare delle verifiche per vedere fino a che punto questo start up ha reso o non ha reso e fino a che punto il sistema delle Cinque Terre, ma anche di un sistema allargato alla Provincia della Spezia e della Liguria, possa avere un significato che possa portare non soltanto alle 200 persone io non vorrei che diventassero di più."