Ogni luogo ha un’anima, un’identità: cercare di scoprirla e porsi in relazione con essa significa imparare a riconoscere anche la propria anima.
( Ligonchio, 29 Giugno 2011 )L’atelier “Di onda in onda” è a Ligonchio, ospitato nei suggestivi spazi della Centrale idroelettrica, nel cuore del Parco dell’Appennino tosco-emiliano; un luogo speciale, ispirato dall’esperienza dei nidi e delle scuole dell’infanzia del comune di Reggio Emilia e da un’idea etica di progettazione, dove le persone che vi abitano e vi lavorano sono parte dinamica del progetto stesso e coautori nel dare forma a questa idea.
Un progetto che nasce da un patto solidale con la comunità e da essa trae spunto per alimentare ed accrescerne l’esperienza.
Questa comunanza di valori ed obiettivi penso abbia contribuito a costruire una alleanza tra tutti i soggetti coinvolti. Un’alleanza rivolta ai bambini, ai ragazzi, alle scuole, alle famiglie, a sostegno di un’idea di educazione capace di aprire i propri spazi fisici e mentali agli altri per saperli risignificare insieme.
L’atelier “Di onda in onda” penso rappresenti bene questa idea di luogo dinamico di incontro, di relazione, di apprendimento, dove l’energia non è solo soggetto di conoscenza, ma metafora di nuove forme di dialogo e scambio con l’ambiente naturale, culturale e sociale del territorio.
Un luogo dove poter riscoprire e sviluppare un’idea di ricerca come strategia per attraversare i confini geografici e metaforici del conoscere, capace di “rompere i vincoli”, di tenere in relazione tutte le parti, di accogliere l’imprevisto ed aprirsi a nuove possibili direzioni.
Ecco allora che l’atelier diviene simbolo di un dialogo aperto tra i bambini, i ragazzi, gli adulti e i loro modi di abitare il mondo, con l’impegno, ancora una volta, di elaborare strategie in grado di accogliere le percezioni, le emozioni, le sollecitazioni che prendono forma nell’incontro con le plurime opportunità degli ambienti, naturale e culturale, di Ligonchio e del Parco in senso più ampio.
Le 1300 visite all’Atelier, dalla riapertura di marzo previste fino a giugno 2011, penso che ben testimonino l’interesse e la sensibilità di bambini, studenti, insegnanti e famiglie verso le molteplici opportunità che il territorio offre; opportunità prossime ai temi dell’educazione energetica e dello sviluppo sostenibile.
Un segnale che ben fa sperare per il futuro.