Via dell'Amore downtown di 'Parchi di Mare e di Appennino'

Sul sentiero dell'Amore torna il punto info dei Parchi

( Sassalbo, 19 Luglio 2011 )

Ogni anno le Cinque Terre vengono visitate da milioni di turisti, provenienti da tutta Italia e dal mondo. Per questi, soprattutto se stranieri, desta grande sorpresa scoprire che, in appena 80 chilometri di territorio, esistono otto parchi, tra cui tre nazionali (il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, il Parco nazionale delle Cinque Terre e il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi) e cinque regionali (il Parco regionale dei Cento Laghi, il Parco regionale del Frignano, il Parco regionale delle Alpi Apuane, il Parco regionale di Montemarcello-Magra e il Parco regionale di Migliarino San Rossore-Massaciuccoli). L’area vasta che compongono non è un ennesimo confine segnato su una cartina, ma è un progetto sotteso e condiviso tra territori che, come un caleidoscopio naturale, si offrono ai turisti in tutta la loro bellezza.

Per il terzo anno consecutivo, il sentiero dell’Amore, tra Riomaggiore e Manarola (nel Parco delle Cinque Terre), ospiterà un punto d’informazione che permette di fare scoprire come, a pochi chilometri di distanza, è facilmente raggiungibile l’Appennino, con i suoi magnifici paesaggi di crinale, tra Parma, Reggio, Massa e Lucca.

«Il territorio tra Val Padana e Mediterraneo, che si raccoglie nello spazio quadrilatero tra La Spezia e Pisa (versante a mare), Parma e Modena (versante padano) – spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - è un territorio ridotto, ma estremamente variegato, che ha vissuto e vive due climi (continentale e mediterraneo), proprio come una  terra di confine. A ben vedere, però, sono tante le eccellenze che si sovrappongono e si contaminano: da quelle alimentari, a quelle artistiche, da quelle ambientali a quelle paesaggistiche, da quelle produttive a quelle istituzionali. Prosciutto di Parma e lardo di Colonnata; Parmigiano reggiano e oli di Lunigiana; cave di marmo e Museo della Ferrari; il Golfo dei Poeti su fino a Portofino; i Malaspina e i Canossa; scogliere e spiagge; montagne e laghi; torbiere e torrenti; pascoli, boschi e castagneti; le Cinque Terre, San Pellegrino e Bismantova, la Garfagnana e la Lunigiana. Oggi città, aeroporti, cattedrali. Attorno terre verdiane e di Puccini, gotico nelle città e romanico nelle pievi. La sapienza del territorio è rappresentata anche da decine e decine di prodotti tipici Dop e igp (64 nelle sole province del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano). L’elenco delle ricchezze che presentiamo sul sentiero dell’Amore, la downtown del progetto Parchi di Mare e d’Appennino, potrebbe essere anche più lungo, e inoltre vanno considerate anche le tante esperienze condivise».

Il progetto Parchi di Mare e d’Appennino nasce dall’intuizione degli Enti Parco, con la convinzione che i territori sappiano e possano creare sinergie per migliorare la qualità dell’offerta turistica, ma soprattutto per creare sviluppo sostenibile e economia della conoscenza. La via dell’Amore, simbolo di un turismo amante della natura e del ‘paesaggio umano’ noto ormai in tutto il mondo, non poteva che essere anche il cuore di questo progetto.

«Parchi di Mare e d’Appennino – afferma Aldo Cosentino, commissario del Parco Nazionale delle Cinque Terre – è la dimostrazione che i Parchi possono e sanno condividere le loro esperienze. Ogni Parco non è un oasi isolata, ma fa parte di un sistema più ampio che li collega, non solo idealmente, ma anche in modo sostanziale. Oggi è possibile un dialogo tra territori e uno scambio di buone pratiche. Una continuità, quindi, possibile anche perché le Cinque Terre hanno impiantate le loro radici su un territorio montano, più che sul mare, e hanno saputo mantenere questa loro specificità nonostante le difficoltà di gestione e la fragilità del territorio».

Il progetto del punto informazioni sul sentiero dell’Amore viene rilanciato visti anche gli importanti risultati raggiunti lo scorso anno: ben 4300 contatti stabiliti nell’arco di 19 fine settimana di attività, di questi un terzo erano stranieri approdati in Liguria per le vacanze. Quest’anno il punto informazioni sarà aperto al pubblico nel mese di luglio e in quello di settembre per otto fine settimana.

«La valorizzazione dell’Area Vasta è una grande opportunità per i nostri territori – afferma Giuseppe Nardini, presidente del Parco delle Apuane – Questa iniziativa rappresenta un segno tangibile del percorso condiviso che i parchi stanno facendo. Personalmente avevo avuto qualche dubbio sulla possibilità di ripetere quest’esperienza di successo, per questo ringrazio particolarmente il Commissario Cosentino che contribuisce a rilanciare con noi il progetto».

Una grande opportunità soprattutto per gli operatori economici che potranno beneficare di questo sforzo compiuto dai Parchi.

«Grazie alla felice intuizione di Giovanelli – conclude Claudio Moretti, presidente del Parco dei Cento Laghi – l’Appennino non si presenta più come un confine, ma come una cerniera che unisce due versanti, creando così un collegamento naturale tra Mediterraneo e continente».
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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