«La macchina scavatrice potrebbe far pensare male, ma non c'è nuovo cemento in arrivo sul Passo del Cerreto - spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano - bensì una trasformazione di un area da semplice parcheggio auto, a luogo di sosta e di conoscenza, l’identificazione del luogo con punto di osservazione, informazione, orientamento e partenza per passeggiate. A lavori terminati Passo Cerreto non sarà più un generico passo di transito, ma ‘il luogo indentitario’ del confine tra Europa e Mediterraneo. Confine climatico, paesistico, storico , culturale e persino gastronomico. La porta del Parco Nazionale dell'Appennino sarà una nuova carta di identità. Un punto di passaggio, ma anche un punto di arrivo e di partenza. Un luogo da godere e da vivere, oltreché da attraversare da nord a sud, in auto, moto e biciclette, così come a piedi, con scarpe da trekking, con ciaspole, a cavallo, o in mountain bike in direzione est-ovest lungo il grande sentiero Italia».