Sostenibilità e territorio come risorse nella crisi.

( Sassalbo, 13 Marzo 2013 )

Nell’ambito della terza edizione di “MontagnaUisp”, manifestazione nazionale dell’Unione italiana sport per tutti, in corso questa settimana nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, si terrà, a Ligonchio domani giovedì 14 marzo alle ore 21.00, un colloquio sull’Appennino dal titolo ‘Parchi come stili di vita: sostenibilità e territori risorse nella crisi’. Parteciperanno all’incontro Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale, Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio e Santino Cannavò presidente della Uisp Lega Nazionale Montagna.

I territori di pregio diventano palestre in ambiente dove coltivare il proprio benessere. In quest’ottica i Parchi sono luoghi speciali, promotori di corretti stili di vita, e allo stesso tempo modelli sostenibili dove il territorio stesso è una risorsa contro la crisi. Questi alcuni dei temi che decine di dirigenti affrontano nell’ambito dello stage organizzato in collaborazione con il Parco Nazionale a Ligonchio, presso il Rifugio dell’Aquila. Un’occasione per sperimentare in prima persona le opportunità offerte dal crinale appenninico, grazie a incontri, conferenze e immersioni nel territorio del Parco, da Monte Orsaro a Succiso.

Quella tra la UISP e Parco Nazionale è un'alleanza impiantata da alcuni anni, siglata da un protocollo d'intesa per dar vita a una "Scuola di montagna e di Appennino”, utile a promuovere gli sport in natura e nuovi stili di vita. «La crisi sempre più pesante – afferma il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli - impone di riconsiderare consumi e costumi; offerte culturali e turistiche a basso costo e magari a km zero. I beni comuni costituiti dai Parchi “a portata di mano e di portafoglio” sono da considerare e da esplorare come opportunità concrete. Si tratta di fare di necessità virtù per davvero».

Silvia Baglioni Ufficio Stampa Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano ufficiostampa@parcoappennino.it

 

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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