Il 23 febbraio 2015 il personale del Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica Monte Adone (CRAS) è intervenuto per la cattura di esemplare di lupo, evidentemente in difficoltà nelle acque di un canale. L'aspetto dell'animale, un maschio adulto, ha fatto subito ritenere possibile che si trattasse di un ibrido di lupo, cioè che il suo patrimonio genetico sia "inquinato" da una parentela lontana con il cane domestico, e per questo classificato come introgresso.
Stabilito che il lupo W1865 è effettivamente un ibrido è stato inserito nel progetto Life M.I.R.CO - lupo (LIFE13 NAT/IT/000728 "Strategies to minimize the impact of free ranging dogs on wolf conservation in Italy") del Wolf Apennine Center (WAC), in virtù degli ottimi rapporti di collaborazione esistenti ormai da anni con il CRAS. Prima di essere liberato nel suo habitat Furio è stato sterilizzato per impedirne la riproduzione che andrebbe ad aumentare il numero di introgressi presenti in natura, ed è stato dotato di collare GPS per monitorarne la sopravvivenza e alcuni eventuali parametri ecologici.
Nel video postato sulla pagina Facebook del WAC è possibile seguire alcuni istanti della degenza presso la struttura Just Freedom del CRAS, costruita nell'ambito del Progetto Lupo Monte Adone, una vera e propria mission tra le tante attività del Centro mirata a restituire la libertà agli esemplari recuperati e a divulgare informazioni corrette sulla specie.
Per il mantello così appariscente e tipico degli esemplari ibridi introgressi - frutto di ripetuti reincroci di ibridi tra loro o con lupi puri - W1873 è stato ribattezzato Mirco, proprio come il Progetto Life M.I.R.CO - lupo del quale il Parco Nazionale è beneficiario.
Life M.I.R.CO – lupo prevede per 5 anni attività mirate alla riduzione dell’impatto del randagismo e vagantismo canino sulla popolazione italiana di lupo, con attività di contenimento del potenziale riproduttivo sia degli esemplari ibridi identificati sul proprio territorio di intervento sia dei cani vaganti previo accordo con i proprietari.
Attualmente gli esemplari di lupo ibridi e ibridi introgressi rinvenuti sul territorio nazionale sono oggetto di due soluzioni gestionali: la captivazione definitiva in strutture autorizzate oppure la sterilizzazione, nella forma atta a non alterare i normali equilibri ormonali degli esemplari, come previsto dal Progetto Life M.I.R.CO – lupo, unico al momento in Italia ad optare per questa scelta garantendo così il ritorno a vita libera degli animali.
Esperienze internazionali e le prime esperienze italiane sempre seguite dal Wolf Apennine Center hanno dimostrato il normale ritorno in natura degli esemplari sterilizzati, i quali continuano ad occupare il proprio posto all’interno del branco e a seguire i normali ritmi biologici. L’unica differenza con gli esemplari non sterilizzati risiede nell’impossibilità di produrre prole fertile a sua volta portatrice di elementi di origine canina nel proprio DNA.