La rassegna ‘Appennino Gastronomico’, proposta dal Parco Nazionale in collaborazione con Coldiretti e ALMA, Scuola internazionale di cucina italiana di Colorno, rappresenta la prima rete concreta tra operatori dell’enogastronomia e i produttori nell’Area ‘Uomo e Biosfera’ (MaB) UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano. La Riserva UNESCO è un vasto territorio caratterizzato dalla sua unicità come cruciale frontiera climatica euro-mediterranea; dal mare delle Cinque Terre si risale la Lunigiana, si scavalca il crinale appenninico, per ridiscendere poi da un lato verso la Pianura Padana, dall’altro verso la Garfagnana e le Alpi Apuane.
Alla complessità paesaggistica di questa porzione di Appennino Tosco Emiliano corrisponde una biodiversità straordinariamente ricca frutto del binomio ambiente naturale-insediamento umano. Un complesso mosaico dei paesaggi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e dei territori circostanti.
Il crinale presenta vette che superano i 2000 metri e affioramenti rocciosi che ospitano una flora erbacea composta in prevalenza da graminacee e brughiere a mirtillo, le quali anticipano la fascia delle foreste di faggio mentre, nei versanti più scoscesi, le aree non boscate sono destinate al pascolo ovino. Più a valle i querceti di cerri e roverelle si alternano a castagneti, dinanzi ai quali si apre il paesaggio agricolo. Nel versante emiliano i campi sono coltivati a foraggiere per l’alimentazione dei bovini da latte, mentre nel versante toscano si trova invece la coltivazione dei vitigni, dell’ulivo e delle granaglie. Il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma, il miele della Lunigiana, il farro della Garfagnana, i vini dei Colli di Luni, le farine di castagna, le caciotte, i pecorini, il pane, i funghi, i frutti di bosco, il salame fiorettino, la pancetta canusina, lo zucco ed il culatello di Canossa, rappresentano solo in parte la straordinaria ricchezza di prodotti agroalimentari di qualità offerti da questo territorio, testimoniata dalla presenza di molti riconoscimenti europei quali DOP ed IGP.
In questo contesto la rassegna “Appennino Gastronomico – Menu a Km zero” vuole proporre un percorso del gusto per scoprire queste eccellenze e il loro legame con i luoghi di produzione.
L’agricoltura di montagna del territorio dell’Area MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano è sicuramente una delle principali vocazioni prevalenti da valorizzare nell’ottica del rapporto tra uomo e biosfera (attraverso le funzioni di conservazione, sviluppo e supporto logistico). Il recupero e la tutela della diversità sociale e culturale collegata alle caratteristiche del territorio sono, infatti, in grado di contrastare fenomeni ben noti nelle aree rurali-marginali, quali: disoccupazione, invecchiamento della popolazione e spopolamento. Valorizzare la diversità socioeconomica intesa come bacino di competenze significa quindi: sostenere l’agricoltura biologica e la forestazione sostenibile; promuovere la multifunzione agricola (in particolare alla manutenzione del territorio, alla produzione di energie rinnovabili ed all’offerta di turismo rurale); incoraggiare i processi di ritorno alla micro-agricoltura anche con “nuove-antiche” produzioni.
In quest’ottico la rassegna ‘Appennino Gastronomico’ allargata a tutta la Riserva MaB UNESCO dell’Appennino Tosco Emiliano vuole essere un atto concreto: la proposta di una rete qualificata ristoratori-produttori che sottolinei la ricchezza del territorio.
Di anno in anno la filiera agro-alimentare alla base della rassegna si fa sempre più corta, tanto che i produttori, quest’anno, sono esplicitamente segnalati. Il criterio, infatti, è quello di creare sinergie che si traducono in un piatto del Menu a Km Zero, realizzato con prodotti locali e di stagione, provenienti dalle campagne vicine al ristorante a garanzia di qualità, freschezza e tipicità.
Una giuria popolare e una tecnica, composta da esponenti di ALMA premieranno i piatti che meglio avranno saputo utilizzare e abbinare i prodotti locali, e indirettamente daranno un giudizio al connubio ‘ristoratore-produttore’ che meglio avranno saputo esprimere le loro sinergie.
Il concorso vede la partecipazione di 40 ristoranti che saranno in gara fino al 20 dicembre 2015 e proporranno i loro piatti nei week end compresi in questi mesi. L’elenco dei concorrenti e dei menu proposti sarà pubblicato sui siti internet di Parco nazionale, ALMA e Coldiretti.
I vincitori della manifestazione verranno selezionati in parte da una giuria composta da esperti di ALMA e in parte tramite una votazione pubblica sul sito internet del Parco http://www.parcoappennino.it/menukm0-15.php