L’incontro rappresenta anche la seconda tappa del progetto SCORE
( Sassalbo, 23 Novembre 2015 )Si sta svolgendo in questi giorni in Brasile il secondo meeting degli Ambasciatori Affettivi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano formati con Orizzonti Circolari, nell’ambito di Parco nel Mondo, e quest’anno con il progetto SCORE. A San Paolo e poi a Jacutinga sono presenti anche i cinque ragazzi italiani che hanno partecipato allo stage formativo ideato per lo sviluppo di competenze professionali nel settore del turismo, del marketing e promozione dei territori, incentrati sul fascino del ritorno alle radici.
L’Ente Parco Nazionale ha anche partecipato ai lavori della mattinata di lunedì 22 novembre grazie a una videoconferenza tra Castelnovo ne’ Monti (RE) e San Paulo del Brasile.
Il meeting in corso è parte integrante del progetto che ha visto riuniti in Italia, lo scorso settembre, 40 giovani provenienti prevalentemente da Argentina e Brasile, accompagnati da 10 giovani, toscani ed emiliani, lungo un percorso che lì ha riportati nelle terre e nei borghi di discendenza dei loro nonni e bisnonni. Questo gruppo internazionale è stato selezionato per lo stage di formazione sul “turismo di ritorno” promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna e da una serie di partner internazioni, con l’Associazione Lucchesi nel Mondo di Mar del Plata e Federacion de Asociaciones Italianas de Cordoba (FAIC) in Argentina, l’Associazione Lucchesi Toscani nel Mondo di Jacutinga e Associazione Giovani Cuori di San Paolo in Brasile e con altri soggetti europei. Il progetto SCORE! (Support to Capacities for Tourism of Returning Emigrants) è cofinanziato dell’Unione Europea, nell’ambito del Programma Erasmus + per la cooperazione all’innovazione e lo scambio di buone pratiche nel campo della gioventù.
“Abbiamo voluto portare il nostro saluto al meeting di San Paolo del Brasile – spiega il presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli – perché riteniamo necessario mantenere i rapporti costruiti con i nostri giovani Ambasciatori Affettivi. Essi hanno giocano un ruolo importante nel marketing e nella promozione del territori appenninico perché contribuiscono a mantenere vivo un senso di identità e appartenenza alle comunità d’origine. Il turismo di ritorno è di per sé una realtà in Appennino. Il Parco Nazionale vuole consolidarlo e farlo crescere, perché è una opportunità concreta di impresa e lavoro, ma al tempo stesso di crescita e apertura culturale. È un progetto strategico che stiamo portando avanti da sette anni, con il contributo delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna e con il supporto organizzativo dell’Unione Comuni Garfagnana. È un’azione di ricerca e sviluppo e anche un investimento su risorse umane locali e non solo. Ci sono 160 milioni di persone di origine Italiana nel mondo. Più di metà di questi sono originari dell’Appennino. L’appello a visitare i luoghi delle radici ha una forza emotiva e culturale straordinaria. Con il bando ‘Orizzonti Circolari’ e, quest’anno con ‘SCORE!’, abbiamo dato a tanti ragazzi e alle comunità italiane delle città del modo dove vivono, l’opportunità di riscoprire le loro origini, e al nostro territorio lo stimolo a organizzare e non solo ospitare passivamente il turismo di ritorno. I nostri Ambasciatori Affettivi sono spesso laureati, giovani imprenditori e animatori delle loro comunità. Il Parco Nazionale ha fatto da apripista e il recente riconoscimento MAB UNESCO può dare attrattivitá ulteriore. Queste tematiche sono di forte attualità e interesse anche per altre realtà territoriali italiane, come per esempio il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano con il quale abbiamo organizzato un momento di confronto a Expo Milano 2015 lo scorso 26 settembre”.