La fontana di Rometta nella piazza simbolo dell’incontro tra i Parchi
( 25 Luglio 2008 )Momento di grande suggestione, ma anche di commozione, ieri mattina a Rometta, in Comune di Fivizzano, per la posa della prima pietra della “Fontana dei Parchi”, grande opera d’arte ideata e progettata per il Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, il Parco nazionale delle Cinque Terre e il Parco regionale delle Alpi Apuane, dal grande scultore Pietro Cascella, scomparso lo scorso 18 maggio, di cui questa fontana può virtualmente essere considerata l’ultima opera. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Parco nazionale tosco-emiliano Fausto Giovanelli, il Sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi, il Sindaco di Fivizzano Loris Rossetti ed il Sindaco di Ligonchio Ilio Franchi. Presenti anche i familiari del Maestro Cascella, la moglie Cordelia e il figlio Jacopo, visibilmente commossi come tutti i presenti nel ricordo dell’artista, la cui scomparsa è del resto recente.
Per il Presidente Fausto Giovanelli: “La piazza di Rometta -concepita dal grande Maestro la cui scomparsa ci addolora molto- è appunto denominata "dei sei Parchi”. Simboleggia lo spirito del nostro progetto di valorizzazione che coinvolge il territorio che sta entro sessanta chilometri di raggio da Aulla: tra Pisa, Portofino, Parma e Lucca c’è un’area di enorme concentrazione di beni ambientali, diversità climatica, storica e paesistica, gastronomica e produttiva Vi sono tutte le condizioni affinché –sviluppando il successo mondiale delle Cinque terre su un’area più vasta– essa diventi un punto di forza dell’Italia nel settore del turismo internazionale dei beni culturali e del paesaggio”.
Un’opera che oltre alla indubbia importanza storico-artistica, dato il prestigio internazionale dell’autore, ha anche una forte valenza simbolica, perché la piazza di Rometta, che la fontana andrà a completare (ma tutto il progetto del nuovo spazio urbano è stato curato da Cascella) vuole rappresentare il cuore di quella “Area Vasta” su cui da tempo stanno scommettendo fortemente i due parchi nazionali. Una piazza rivestita in marmo di Carrara e pietra arenaria, con i banchi dedicati al mercato dei prodotti tipici dei diversi territori che qui si incontrano: un’area vasta, appunto, che comprende gli Appennini con la vetta del Cusna ed un crinale ricco di luoghi di altissimo pregio ambientale e di borghi storici, la costa ed il Mar Ligure, fino a lambire le città d’arte di Lucca e Pisa, in un “pacchetto” territoriale che, sia dal punto di vista delle attrazioni turistiche sia per quanto riguarda i prodotti tipici (pesto, olio e vino ligure al lardo di Colonnata, dal Parmigiano Reggiano all’erbazzone e ai salumi tipici di montagna), ha pochi rivali nel mondo. Anche la fontana di Cascella, che si chiamerà appunto la “Fontana dei Parchi”, sarà realizzata in marmo di Carrara.
Pietro Cascella è riconosciuto come uno dei massimi scultori italiani della modernità, e lo dimostra anche il cordoglio e la risonanza che ha avuto, pochi mesi fa, la notizia della sua morte. A soli 22 anni, nel 1943, aveva già preso parte alla IV edizione del Quadriennale di Roma e nel 1948 alla prima edizione della Biennale di Venezia post-bellica. Trasferitosi a Roma nel 1938 iniziò a praticare l'Accademia delle Belle Arti e successivamente si impegnò con il fratello Andrea nella realizzazione di opere in ceramica. Poi negli anni successivi la parte sempre maggiore delle sue opere vede l'utilizzo del marmo e della pietra. Le sue sculture sono solitamente composte da masse pietrificate levigate, aspre o corrose con accenni di base cubista e elementi di purismo geometrico. Oltre che con il Parco Nazionale, Cascella ha lavorato sul crinale reggiano anche per il Comune di Collagna: qui nel capoluogo ha realizzato la bella fontana che adorna il centro abitato.
UFFICIO STAMPA