Scorrendo il lungo elenco di partecipanti, oltre 500, e delle 56 squadre iscritte alla IV edizione del Mondiale del Fungo, si ritrovano fungaioli affezionati che partecipano dalla prima edizione e tante new entry. La sfida è lanciata, sempre con un occhio al meteo e uno ai social.
Un boom di presenze, com’era prevedibile, lo ha avuto il blog di Fra Ranaldo e la sua mappa interattiva ‘Cercafunghi’ (www.parcoappennino.it/map.php?opt=funghi) aggiornata costantemente dalle vedette del bosco.
Tra i primi, in queste ore, a mostrare qualche bel esemplare ritrovato nei boschi è il campione in carica Davide Egidi, nato Seravezza, tra le colline lucchesi. “Pensare che a me i funghi neppure piacciono tanto – afferma Egidi - ma quella di scovarli è una vera smania, così come amo molto la montagna e il bosco. Partecipo al Mondiale fin dalla prima edizione, quando avevo il pettorale numero 3. Nel 2014 ho trovato 2 chili di funghi. Poi l’anno scorso ho avuto questo colpo di fortuna: in una giornata con un meteo avverso ho trovato un tesoro! Il Mondiale è un’idea grandiosa e grazie a questa esperienza ho conosciuto tanti nuovi amici, sono andato in un telegiornale nazionale e sono stato intervistato da diversi giornalisti. Ora che si avvicina le nuova edizione, finalmente piove, così sono sicuro che torneremo a divertirci molto.”
Anche sul versante dell’alto reggiano si è iniziato a raccogliere qualcosa, ma il riserbo è massimo. Qui il riferimento è sicuramente il campione Franco Chiarabini, primo nella categoria a squadre 2015, oro nel 2013 e nel 2014. Nato a Montefelecchio di Villa Minozzo, è la vera ‘Forza Del Prampa’. “Sono 40 anni che vado a funghi, ho iniziato a 6 anni con mio nonno. Ho imparato a conoscere diversi posti, tanti crinali scoscesi e poco accessibili. Vado a funghi ogni volta che posso, anche due volte a settimana. Preferisco andare da solo e non mi faccio mai vedere dagli altri fungaioli o avventori del bosco. Soprattutto nelle competizioni è essenziale partire per primi, correre anche per 15-20 minuti, sempre in sicurezza, e lasciare tutti dietro. Poi si può camminare per 20-25 chilometri, sempre davanti agli altri. Inoltre prendo solo gli esemplari più grossi, senza alzare rami o rovistare nell’erba. Lascio i funghi più piccoli a chi fa la mia stessa strada, anche perché desteranno l’attenzione e rallenteranno il cammino di chi mi segue di qualche misura”.
Ogni vero campione ha i suoi segreti! Vedremmo quale tecnica preferirà Daisuke Miyagawa, star giapponese che quest’anno parteciperà al Mondiale.