Successo per il 5° meeting tra Reggio e Parma
( Sassalbo, 22 Ottobre 2024 )Ha movimentato quasi 400 persone, 21 diverse realtà italiane e una slovena la quinta edizione del Meeting nazionale delle Riserve di Biosfera Mab Unesco, svoltasi da mercoledì 16 a sabato 19 ottobre tra le province di Reggio Emilia e Parma.
Tra gli obiettivi più suggestivi messi a fuoco un rafforzamento della rete nazionale e delle collaborazioni avviate tra le diverse Riserve, la condivisione delle migliori pratiche realizzate sui territori e anche la proposta di una contabilità dei servizi ecosistemici generati e di immetterli sul mercato a favore delle comunità. “Un obiettivo molto ambizioso questo che prende spunto dalla best practice della compravendita dei crediti di sostenibilità dai boschi già avviata nelle cinque province della nostra area Mab – afferma Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano che ha organizzato il meeting con la collaborazione della Regione Emilia-Romagna -, ma c’è molto di più. Abbiamo fatto il pieno delle presenze e registrato una crescente vitalità del programma Man and Biosphere dell’Unesco in Italia. Il suo valore aggiunto sta nel dare voce e forza a una spinta volontaria che sale da tanti territori. La crisi climatica ‘sempre più acuta e i valori fondanti dell’Unesco, di pace dialogo e collaborazione tra i popoli paesi e persone sono estremamente attuali e necessarie. Usciamo da questi quattro giorni con entusiasmo e molti passi avanti”.
Le Riserve di Biosfera italiane, di cui due transfrontaliere con Francia e Slovenia, infatti, si sono impegnate a render noti reciprocamente i piani d’azione e le soluzioni virtuose adottate. Condivisa, anche, la richiesta di fondi per il coordinamento delle Riserve e la necessità di comunicare maggiormente ai territori opportunità e possibilità. Nella serata inaugurale un applauso di 350 persone ha accompagnato la proposta del climatologo Luca Mercalli di riprendere l’iter parlamentare per l’approvazione della legge per l’arresto del consumo di suolo. A Reggio Emilia sono intervenuti anche il sindaco di Reggio Marco Massari e l’assessora Carlotta Bonvicini.
“Le Riserve di Biosfera sono acceleratori di processo, nel sapere unire capitale umano e capitale sociale, sono veri animatori territoriali per la sostenibilità” ha affermato Barbara Lori, assessore della Regione Emilia-Romagna.
Siglato, a Collecchio, con l’accoglienza di Agostino Maggiali, presidente ente Parchi del Ducato, Gianluca Borghi, assessore del Comune di Parma, e Maristella Galli, sindaca, un patto di collaborazione tra le cinque Riserve di Biosfera che insistono sul fiume Po, quindi sono state apposte le prime firme alla collaborazione tra le 46 Cattedre Unesco presenti in Italia e le stesse Riserve di Biosfera italiane alla presenza di Patrizio Bianchi, cattedratico Unesco, che ha affermato: “Il tema della sostenibilità ambientale e quella umana non si possono disgiungere. Se si lavora per il valore pubblico dell’ambiente si lavora per la pace. Educazione, ricerca e cultura sono gli strumenti per raggiungere la Pace. A noi cattedratici è richiesto di creare dialogo su questi valori con le Università e i territori: questo accordo che firmiamo ci poterà a sviluppare assieme educazione e ricerca”.
Il presidente del Comitato tecnico nazionale Mab Unesco, Pierluigi Petrillo, ha ufficialmente insignito a Reggio Emilia le Riserve della Biosfera “Colli Euganei” e “Alpi Giulie”, con le pergamene celebrative del riconoscimento mondiale assegnate lo scorso 5 luglio scorso ad Agadir, in Marocco.
Previsto, infine, in Cina nel settembre 2025, il 5° Congresso mondiale Riserve di Biosfera che sono oltre 759 nel mondo da 136 paesi diversi che coprono il 5% della superficie terrestre.
LE RISERVE DI BIOSFERA ITALIANE / Tutte presenti al meeting
Al quinto meeting delle Riserve di Biosfera italiane hanno partecipato tutte le 21 Riserve di Biosfera italiane. Tra i momenti culturali sul territorio la scoperta del Tecnopolo reggiano, di Reggio Children e dei relativi atelier, il museo del pomodoro e della pasta a Collecchio, la Pietra di Bismantova e il Centro Laudato Si’.
1. Monte Grappa2. Po Grande3. Alpi Giulie4. Collemeluccio-Montedimezzo Alto Molise5. Miramare6. Cilento e Vallo di Diano7. Somma-Vesuvio e Miglio d'Oro8. Ticino Val Grande Verbano9. Valle Camonica - Alto Sebino10. Appennino Tosco-Emiliano11. Alpi Ledrensi e Judicaria12. Delta del Po13. Collina Po14. Tepilora, Rio Posada e Montalbo15. Isole di Toscana16. Selve Costiere di Toscana17. Sila18. Monviso19. Circeo20. Monte Peglia21. Colli Euganei