Il 2024 e il cambiamento climatico, azioni del Parco nazionale e della MAB UNESCO

( Sassalbo, 30 Dicembre 2024 )

“Un 2024 difficile per le politiche ambientali, ma che ha visto crescere il nostro impegno dal basso sul territorio allargando alleanze e collaborazioni" inizia con queste parole, Fausto Giovanelli, presidente del Parco nazionale dell’Appennino e coordinatore della Riserva di Biosfera la disamina delle attività svolte negli ultimi dodici mesi.

I SEGNI DEL CAMBIAMENTO

“Il 2024 è stato anno record per le temperature – spiega il presidente -, come pure per fenomeni atmosferici estremi, siccità, alluvioni che hanno toccato duramente il Mediterraneo e l’areale Padano. Anche le grandi conferenze internazionali come quella di Baku e la strategia del Green deal europeo hanno risentito di contrasti sempre più forti sulle possibili soluzioni, proprio perché diventate più urgenti, ma anche più dure e divisive”.

Per Fausto Giovanelli Parco nazionale e Riserva di Biosfera “non sono un’isola. Nuotiamo nell’oceano di una grande sfida globale ed epocale che vede protagonisti grandi potenze e grandi poteri. Operiamo come artigiani della sostenibilità, dal basso con tante microazioni che testimoniano e aiutano ad affrontare il cambiamento climatico. Abbiamo perciò allargato le collaborazioni con tantissimi soggetti pubblici e privati e nel 2024, contiamo 182 azioni o progetti attivi o in corso di realizzazione o conclusione”.

VALORI UNESCO E SCUOLE

“Il 2024 si è aperto nel segno del consolidamento della Riserva di Biosfera allargata, con assemblee territoriali a Quattro Castella, Pavullo, Pieve Fosciana e Pontremoli. Abbiamo poi partecipato e collaborato a Euromab, alla conferenza Donne e Biosfera dell’Emilia Romagna e organizzato l’assemblea nazionale delle 21 Riserve di Biosfera italiane a Reggio Emilia e Corte Giarola”.

“Negli 80 Comuni della nuova Riserva di Biosfera, sono in campo 123 progetti dei programmi Parchi per il Clima e Unesco per il Clima; i temi sono efficienza energetica di edifici pubblici, mobilità sostenibile e tutela dei boschi. Le scuole sono state ancora una volta partner forti e creativi. Al seminario residenziale di settembre a Berceto, hanno partecipato oltre 200 insegnanti. Ma già mesi prima Neve Natura (educazione ambientale e promozione di turismo sostenibile) aveva portato in Appennino 1.368 studenti da 28 istituti scolastici dalle province di Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Lucca, Pisa, Massa Carrara e La Spezia”.

“‘Unesco per le Scuole’ è stato il progetto che ha visto protagonisti decine di istituti del primo ciclo, mentre ha preso il via il programma regionale di scambi e visite di studio tra le scuole della nostra Mab con quelle di Po Grande e del Delta”.

I SERVIZI ECOSISTEMICI

“L’azione forse più originale e d’avanguardia che abbiamo intrapreso – spiega Giovanelli - è stata la valorizzazione economica dei servizi ecosistemici, che ha portato con sé la pianificazione e certificazione di sostenibilità per ben 28.869 ettari di foreste tra Toscana ed Emilia. Questo è frutto di una nuova e sempre più larga collaborazione coi proprietari pubblici, privati e gli usi civici, rappresentanti di comunità e paesi del crinale che hanno così sperimentato uno scambio virtuoso tra montagna e pianura. Si sono così per la prima volta riconosciuti e remunerati quei servizi silenziosi che i boschi d’Appennino erogano”. Accanto al progetto dei crediti di sostenibilità , diversi altri progetti per la tutela della biodiveristà tra cui Lifeclaw, Life Bee Adapt , Life AgriCOlture, Horizon Arcadia, Humanitas ( turismo sostenibile ). 

TURISMO SOSTENIBILE

“Sono moltissime le azioni che abbiamo messo in campo con un numero sempre più ampio di operatori, guide e tour operator, a partire dalla avviata certificazione europea per il turismo sostenibile (Cets terza fase). A sostegno del turismo vanno i lavori sui sentieri e cammini a Torsana Camporaghena, Lunigiana (con Cai e Gal) e quelli in avvio per la Via Matildica del Volto Santo riconosciuta come una dei 7 cammini del giubileo 2025. Da ricordare il contest nazionale enogastronomico UPVIVIUM e le manifestazioni tradizionali come il Mondiale del Fungo a Cerreto (450 iscritti dall’Italia) e Dolce e Farina (17 operatori) che hanno rimarcato il nuovo valore dell’autunno d’Appennino. Ricordo infine – conclude Giovanelli - le tante attività e manifestazioni al Centro Laudato Si’ all’Eremo di Bismantova: non solo turismo e ambiente, ma anche partecipazione arte cultura e spiritualità”.

Di seguito si può scaricare la scheda con tutti i progetti in corso nel 2024.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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