Nuovi Parchi in Sicilia: una risposta ai detrattori dei Parchi

( 13 Febbraio 2010 )La Ministra Prestigiacomo lavora per istituire quattro nuovi Parchi Nazionali nella sua Sicilia.Non è una brutta notizia. Aveva esordito parlando dei Parchi come “poltronifici”. E Calderoli aveva parlato di “abolire” addirittura i Parchi.

Poi l'inversione di marcia! La realtà dei fatti, più forte e testarda di tante dichiarazioni improvvisate, spinge in direzione opposta.

I Parchi continuano a rappresentare un marchio di qualità, nonostante i tagli feroci ai bilanci, nonostante infantili e beceri tentativi di delegittimazione.

E' la Ministra stessa ad arrendersi all'evidenza e propone ben quattro nuovi Parchi Nazionali proprio nella terra che l'ha eletta e che lei stessa dice di amare: Eolie, Egadi, Pantelleria, Iblei.

Forse quattro enti sono tanti. Forse un unico Parco Arcipelago di Sicilia (come Arcipelago Toscano) è più efficiente, sia in termini di amministrazione che di risparmio di risorse. Forse “Iblei” può essere “solo” regionale. Mentre sarebbe giusto promuovere a Parco Nazionale quella meraviglia del Mediterraneo che è l'Etna.

Comunque, la volontà espressa dalla Ministra è una risposta inequivocabile ai detrattori dei Parchi. E viene dal Governo, dalla Regione Sicilia, dalle forze politiche che qui sono purtroppo su un'altra lunghezza d'onda. Forse che i Parchi Nazionali sono buoni in Sicilia e cattivi in Emilia e Toscana?

Sarebbe bene anche qui riflettere e “fare coesione” e “unità” attorno al nostro Parco Nazionale dell'Appennino. E' una scommessa di qualità e non solo sopravvivenza del territorio del crinale. E' una scommessa di competitività del sistema Italia, di proiezione alla green economy, al futuro, verso nuovi beni come ambiente, benessere e salute che non possono essere prodotti in serie.

Sul Parco Nazionale occorre investire risorse ma anche creatività e progettualità con lo sforzo congiunto di tutti coloro che hanno a cuore il crinale e l'Appennino.

Fausto Giovanelli
Presidente del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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