Alle Cinque Terre il Paniere dei Parchi

( 13 Aprile 2010 )L’idea di riunire in un'unica “vetrina del gusto” le eccellenze enogastronomiche delle aree protette poste tra Liguria, Emilia e Toscana, nasce da un percorso comune che i Parchi Nazionali delle Cinque Terre, dell’Appennino Tosco Emiliano e delle Foreste Casentinesi e i Parchi Regionali Alpi Apuane, Cento Laghi, Frignano, Montemarcello Magra e Migliarino San Rossore – Massaciuccoli, in collaborazione con Legambiente, hanno intrapreso già da alcuni anni. Un cammino che ha portato queste realtà a siglare, nel 2007, l’accordo Parchi di Mare e d’Appennino: progetto di area vasta, nato dall’esperienza di APE - Appennino Parco d’Europa, per valorizzare lo straordinario patrimonio ambientale, culturale ed enogastronomico di questo comprensorio racchiuso in un raggio di soli 80 chilometri.  

«I prodotti di questi nostri territori – afferma Franco Bonanini, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre - sono il più importante biglietto da visita che possiamo offrire. Una comunità come le Cinque Terre, per esempio, resta vitale solo se riesce a coniugare la sua naturale vocazione economica, basata sull’agricoltura di qualità, con un turismo sostenibile rispettoso delle tradizioni

Ma nessuno basta a se stesso, un territorio di eccellenze può e deve essere un riferimento per tutte le aree circostanti: «Ciò è ancora più importante – aggiunge Bonanini - nel momento in cui il turista viene da Paesi lontani e molto vasti, e quindi, per sua cultura, non considera staccati due territori che distano qualche decina di chilometri. Da qui l’idea di realizzare il progetto Parchi di Mare e d’Appennino, e di dare vita ad una “piazza delle tipicità” che il visitatore sia in grado di percepire, verificandone al contempo la qualità garantita».

E’ con questo spirito che sabato 17 aprile, dalle 10 alle 19, nelle principali piazze dei borghi di Riomaggiore, Manarola e Corniglia, verranno presentati i tesori agroalimentari e vinicoli delle otto aree partners del progetto Parchi di Mare e d’Appennino.

I visitatori potranno vivere un’esperienza che azzera le distanze tra produttore e intenditore. Piazza del Vignaiolo a Riomaggiore, Piazza Dario Capellini a Manarola e Piazza Chiappara a Corniglia, per un giorno diventeranno un manifesto del prodotto di qualità che i territori e la loro sapiente agricoltura sanno esprimere.  

«Prodotti e paesaggio in Appennino coincidono come due facce della stessa medaglia. – sottolinea Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano – Le foraggiere del versante nord parlano di Parmigiano Reggiano, i pascoli del crinale di Pecorino, l’Alta Garfagnana di farro e granturco, i boschi della Lunigiana di castagne, le Alpi Apuane di Lardo, le terrazze delle Cinque Terre di Sciacchetrà, i boschi d’abete della melata. Ecco alcune delle produzioni di altissima qualità da degustare sempre pensando ad un luogo, alla sua storia e alla creatività di genti che nei secoli hanno saputo creare sapori così unici.» 

Cinque Terre, Apuane e Appennino sono dunque icone di valenze culturali e ambientali, un sistema di straordinaria varietà, sulla cruciale frontiera climatica di incontro tra Europa e Mediterraneo.  

«Riteniamo davvero importante riuscire a realizzare, in questo momento di grande difficoltà per i Parchi – conclude Luigi Sacchini, presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - iniziative che riescano a promuovere le eccellenze dei nostri territori "di mare e di Appennino" in una così suggestiva e importante area protetta. Non possiamo che ringraziare le Cinque Terre e Legambiente per la bellezza di questo progetto e per l'opportunità data ai nostri migliori produttori
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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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