L’inaugurazione dell’Atelier delle acque e delle energie, ospitato nella sala smontaggi della Centrale Enel, rappresenta uno dei progetti più ambiziosi del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. “Per ridare competitività al territorio – ha spiegato Fausto Giovanelli, presidente - abbiamo unito tre eccellenze del made in Italy: il paesaggio, rappresentato dal Parco, la tradizione industriale dell’Enel, quella pedagogica e creativa di Reggio Children”.
Ospiti d'eccezione per la giornata di sabato una quarantina di pedagogisti e studiosi provenienti da California, India, Argentina, Brasile, Oceania, Inghilterra… “Essere in Appennino – spiega Robin Duckett, direttore del network di Reggio Children nel mondo – significa entrare in contatto diretto con la natura e scoprirne il senso”. “E’ molto di più di quanto potevamo immaginare dalle descrizioni” gli fa eco Mariela Chin, di Calubaquib (Usa). “Una suggestione senza eguali”, spiega Genevieve Giambazi, grafic designer australiana.
Capita di incontrare per le vie di questo antico paese di crinale giapponesi, saliti qui in maniera autonoma, mentre svedesi e indiani lasciano agli albergatori le loro promesse di ritorno. Ad accogliere il loro entusiasmo duecento persone, con moltissimi bambini e, durante la giornata, l’alternarsi di parlamentari e consiglieri regionali, oltre che la presenza degli amministratori dei Comuni del Parco.
“Dopo la copertina di Newsweek del 1992 che pose all’attenzione mondiale il modello pedagogico degli asili di Reggio Emilia, proseguiamo quest’oggi nel percorso della cultura educativa del territorio, ma qui a Ligonchio – ha spiegato Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children - condividiamo il sapere accumulato in questi anni. In questo atelier diffuso è possibile cercare, nell’azione, la conoscenza e ricostruire un legame col paese e le energie, superando le barriere delle rigidità scientifiche”.
“E’ un progetto che ci rende orgogliosi e per il quale i ligonchiesi si sono attivati” ha ricordato il sindaco Giorgio Pregheffi “perché qui la gente ha la possibilità di restare ancora”. E quindi il grazie ai numerosi partner: dal Parco Nazionale dell’Appennino, che ha voluto questo progetto, alla Provincia di Reggio Emilia e alla Fondazione Manodori, agli atelieristi, ai dipendenti comunali, ai consiglieri ‘operai’ nel portare avanti questo progetto, all’amministrazione precedente e naturalmente all’Enel che ha messo a disposizione la struttura.
Singolare, per l’esecuzione delle numerose macchine del sapere, la sinergia tra imprese locali e grandi architetti, che hanno lavorato fianco a fianco. “Qui si continua a produrre energia – ha ricordato Amelio Brunelli, responsabile Enel dell’Unità business di Bologna - 50 milioni di kilowattori, circa il 3% del consumo di energia della provincia, che però è pulita. Ma soprattutto è il primo esempio in cui proponiamo un centro del sapere”.
Per Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia “Le scuole non sono solo per ricchi, ma per tutti. Compresi i territori che sono in difficoltà. A Ligonchio è possibile attirare nuove coppie e fare rinascere i luoghi. E’ il grande messaggio che con Reggio Children portiamo nel mondo, le scuole possono trasformare le società”.
“La Ferrari, don Camillo e Peppone, le Terre Verdiane, Matilde di Canossa e ora anche l’Atelier dell’acqua e dell’energia: l’Emilia ha un nuovo polo d’eccellenza in un raggio relativamente ristretto” ha contestualizzato Pierluigi Saccardi, vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia “Quello di oggi è un esempio concreto di green economy”.
“Un progetto innovativo – ha spiegato Cristina Carbognani, vicepresidente della Fondazione Manodori – perché nel panorama internazionale ora c’è un nuovo centro del sapere capace di fare pure promozione del territorio”.
E c’è anche, in inglese, il grazie di una pedagogista in visita che cita Loris Malaguzzi: “ricordo il suo detto ‘niente è senza gioia’: questo atelier è ispirazione, gioia e provocazione. L’atelier di Ligonchio rappresenta tutto questo”.
Atelier, unanime apprezzamento del mondo politico e della scuola
Matteo Riva, consigliere regionale
“Un esempio di collaborazione molto positiva tra Enti e Istituzioni, un esempio che andrebbe incentivato e moltiplicato. Da parte dell’Assemblea regionale posso garantire la massima attenzione a simili progetti di grande qualità, che offrono strumenti moderni per d...are risposte ai bisogni del territorio montano”.
La senatrice Albertina Soliani
“Una grande idea pedagogica che unisce una storia industriale di prim’ordine alle idee più nuove sulla capacità dei ragazzi di imparare tutto da subito, in particolare gli aspetti della realtà scientifica. Immagino il movimento di gruppi di insegnanti e ragazzi che si potrà generare, perché le idee nuove hanno grande capacità di attrazione”.
Beppe Pagani, consigliere regionale
“Parlo come ex cittadino di Ligonchio. La valorizzazione di un sistema eco-compatibile in un luogo dell'industria e della produzione è straordinaria. E' una grande risorsa per i bambini della Comunità, e non solo, grazie alla capacità di Reggio Children di essere leader nel settore. Per questa parte di territorio del Parco ci impegneremo come Regione”.
La senatrice Leana Pignedoli
“E' un'iniziativa con potenzialità enormi. L'atelier è un luogo in cui è recuperata la sostenibilità ambientale, insieme all'economia della conoscenza e alla creatività. Questo deve essere compreso, perchè in un piccolo luogo possono essere condensati grandi contenuti. Proprio da uno dei comuni demograficamente più in difficoltà, nuove centralità sono affermate”.
L’onorevole Emerenzio Barbieri
“L'impressione è assolutamente positiva. E' a questi progetti che l'Appennino deve guardare per il proprio futuro. Se il rapporto con Reggio Children ed Enel si rafforzerà nel tempo, sarà un passo in avanti fondamentale per il Parco Nazionale”.
Mara Davoli, atelierista
“Ligonchio è importante perché qui i bambini possono entrare in contatto diretto con la natura ed è possibile affrontare aspetti scientifici portandoli a dimensione di bambini e persone. Questo atelier sarà promosso nel mondo dal network mondiale di Reggio Children, presente nei diversi continenti”.
Umberto Bertolini, insegnante dell’Istituto Comprensivo Piazza al Serchio di Lucca
“E’ un’opportunità educativa e didattica importante per tutti i bambini, perché offre loro spunti estetici e d’uso nell’interazione con i macchinari. Occorrerà riflettere su come garantire i trasporti alle scuole ed elaborare metodologie didattiche comuni. Spero di poterci portare le mie classi”.
Iva Zanicchi, europarlamentare
“Questo evento rilancia la nostra montagna, valorizzandone le risorse".
La galleria fotografica dell'inaugurazione del campo base dell'Atelier.