A cavallo tra due catene montuose, Appennino ed Alpi Apuane, il percorso di visita tocca solo marginalmente il territorio del Parco Nazionale, ma sale fino ad un incredibile punto panoramico: l'ampia dorsale prativa tra la Foce Carpinelli, il colle dell'Argegna e il passo Tea, spartiacque tra il bacino del Magra e del Serchio, che offre un balcone sulla parte più meridionale del Parco.
Il percorso ricalca, lungo la valle dell'Aulella e del Serchio, uno storico itinerario di pellegrinaggio su una via alternativa alla Francigena.
L'itinerario automobilistico si svolge in buona parte sulla strada regionale 445, con varie deviazioni su strade provinciali, tutte generalmente agevoli ma dal tracciato molto tortuoso, soprattutto sul versante della Garfagnana.
Da Fivizzano si segue la statale del Cerreto fino alla deviazione con la strada regionale 445 della Garfagnana. Il primo paese che si incontra è Codiponte, dove si trova la bella pieve del XII secolo, eretta su un insediamento ligure dell'età del ferro ed intitolata ai Santi Cornelio e Cipriano.
Poco oltre, si trova Casola in Lunigiana, di antichissima fondazione ed impreziosita dal ritrovamento di numerose Statue a Stele.
Appena dopo la Foce Carpinelli, passata la frazione di Metra, si va a sinistra per il colle dell'Argegna, dove la strada sale fino al bivio nei pressi del quale si trovano i resti dell'Ospitale di Passo Tea, intitolato a San Nicolao, portato alla luce da alcune indagini archeologiche. Dal passo si gode un meraviglioso panorama sulla Pania di Corfino e sulle Alpi Apuane ed è punto di partenza per alcuni percorsi escursionistici verso il Monte Tondo e l'Alpe Tre Potenze.
Si lascia il crinale e si scende a Giuncugnano. A monte dell'abitato una strada sale alle numerose frazioni montane, caratterizzate da stretti vicoli lastricati, case addossate e portali di arenaria, come Ponteccio, per esempio, Gragna e Magliano, che vanta la Chiesa di Sant'Andrea Apostolo.
Continuando sulla strada regionale 445, si procede nella Valle del Serchio, arrivando a Piazza al Serchio, paese che sorge su un sito popolato in epoca preromana da popolazioni liguri.
La tappa successiva è San Romano in Garfagnana. In paese, l'antico palazzo Pelliccioni-Marazzini che è un esempio della diffusa tipologia edilizia della casa a logge sovrapposte, ospita l'Esposizione permanente di Archeologia del territorio, relativa ai reperti delle popolazioni liguri della Valle del Serchio.
A monte di San Romano in Garfagnana si sale al monumentale complesso della Fortezza delle Verrucole, con il relativo centro di scavi archeologici.
Tornando sulla strada regionale, si arriva, infine, al termine dell'itinerario, a Castelnuovo di Garfagnana, posto alla confluenza del torrente Turrite Secca con il Serchio. Il centro nasce come fortificazione di epoca altomedioevale ed è dominio della contessa Matilde di Canossa, sebbene resti poco di questo periodo. Il centro storico è dominato dalla Rocca Ariostesca, sede dei commissari estensi, ampliamento di una più antica casa a torre. Nella rocca sono allestiti il Museo Archeologico del Territorio della Garfagnana e la mostra permanente "La Montagna ed il suo Popolo", dedicata alle civiltà liguri.