Per "specie relitta" si intende una specie che ancora vive in un'area nonostante siano profondamente mutate le condizioni climatiche che in passato ne hanno permesso la formazione.
Durante l'epoca delle glaciazioni, infatti, arrivarono in Appennino specie artiche adattate ai climi freddi che sopravvivono ancora ai giorni nostri.
Lungo il versante settentrionale del crinale dell'Appennino tosco-emiliano, dove la neve può rimanere fino a estate inoltrata, sono attualmente presenti specie relitte tipicamente alpine quali il Salice erbaceo, Salice seghettato, Canapicchia glaciale, Piantaggine delle Alpi, Margherita alpina, Soldanella della silice, Cerastio a tre stimmi, Carice puzzolente.
Altre specie relitte sono presenti negli ambienti umidi del Parco (Tricoforo alpino, Erioforo rotondo, Trifoglio bruno, Giunco di Jacquin), nei vaccinieti (Rododendro ferrugineo, Moretta comune), sulle creste più ventose e fra le rupi (Giunco delle creste, Silene di Svezia).
In quanto specie protette, non ne è consentita la raccolta.