Specie rare e minacciate

Alcune specie vegetali presenti nel territorio del Parco sono tutelate da apposite leggi finalizzate a vietarne (o limitarne) la raccolta e ad impedire la distruzione degli habitat in cui vivono. Queste specie, infatti, sono presenti solo in alcune zone, sono rappresentate da un numero limitato di esemplari o sono state oggetto di eccessiva raccolta da parte dell'uomo o di alterazione degli habitat a causa delle attività umane e necessitano per questo di un particolare regime di tutela.
Appartengono alle specie rare dell'Appennino tosco-emiliano: Salice erbaceo, Giunco di Jacquin, Sibbaldia, Lino capitato, Carice puzzolente, Senecione biancheggiante, Silene di Svezia, Rododendro ferrugineo, Mirtillo rosso ma anche il Narciso a fiore raggiato e il Tulipano di montagna.

In quanto specie protette, non ne è consentita la raccolta.

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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