Valle del Parma
Il torrente Parma nasce alle pendici del Monte Marmagna, a 1852 m s.l.m., dal Lago Santo Parmense, dai Lagoni e dal Lago scuro, che confluiscono a monte del borgo di Bosco, nel Comune di Corniglio.
La Val Parma è compresa sia nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano sia nel Parco Regionale di Crinale Alta Val Parma e Cedra: oltre alla presenza di specie flogistiche rare, è caratterizzata da boschi misti di faggio e di abete e da piccoli bacini appenninici corrisposti da radure prative, mentre lungo i tragitti storici che la attraversano sono situati borghi appenninici con belle corti e dimore nobiliari.

Valle dell'Enza
E' una delle più belle vallate di tutto l'Appennino Italiano, che unisce ad un ambiente naturale di pregio il suo patrimonio monumentale, legato soprattutto alla memoria di Matilde di Canossa. Nell'Alto e Medio corso il torrente Enza attraversa spessi strati rocciosi, in gran parte arenarie e marne, a volte scorrendo tra ripide pareti a strapiombo, a volte allargandosi in ampie superfici. Le sponde sono circondate quasi completamente da salici, ravvivati in tarda primavera  dai fiori gialli del verbasco. Infine, nelle pozze d'acqua non troppo profonde, vive nel periodo estivo un'abbondante fauna, costituita da avvanotti e da alcuni anfibi.

Valle del Secchia
Le sorgenti del Secchia nascono nell'ampia conca prativa del Prataccio, circo glaciale a 1510 m di quota, contornato da alcune delle principali cime dell'Appennino Reggiano, tra cui l'Alpe di Succiso, il Monte Casarola ed il Monte Alto. La valle del Secchia, attraversata da diversi sentieri escursionistici, è Sito di Importanza Comunitaria per la presenza dei noti Gessi Triassici e di almeno 20 habitat di interesse comunitario: ambienti acquatici, riparali, di sorgente, rupicoli e grotte. Tra praterie, arbusteti e boschi si trovano le rarissime orchidee spontanee ed altre specie minacciate di rilevante interesse floristico.

Valle dell'Ozola
La valle è caratterizzata dalla presenza di arenarie che determinano una morfologia a pareti ripide, alte fino a 400 m, che arginano la profonda gola scavata dal torrente Ozola, affluente del Secchia ed evoluzione del precedente processo postglaciale. La valle dell'Ozola è comprende un territorio naturale quasi incontaminato, toccato solo dagli impianti idroelettrici del centro abitato di Ligonchio: per questa ragione è oggi un Sito di Interesse Comunitario perla presenza di specie vegetali ed animali molto rare e preziose.

Valle del Rosaro
Il torrente Rosaro prende vita dal Monte La Nuda, nei pressi del Passo del Cerreto, alimentato da numerosi affluenti delle vallate laterali. Il torrente scorre tra le faggete ed ospita una fauna di trote, tinche ed anche gamberi di fiume, specie sempre più rara ed indicatrice dell'ottima qualità biologica di queste acque. Dopo essersi riposato nell'omonimo specchio d'acqua, il suo corso prosegue, ora più movimentato, scavato nelle arenarie tipiche di queste zone, fino ad adagiarsi nello slargo dell'abitato di Sassalbo. Dopo avere inglobato nel suo alveo anche le acque del torrente Mommio, il Rosaro assume quasi le dimensioni di fiume nei pressi di Fivizzano e va a sfociare nell'Aulella.

Valle del Taverone
Tra il Passo del Cerreto ed il Passo del Lagastrello, nasce il torrente Taverone, che attraversa per tutta la sua lunghezza i Comuni di Comano e di Licciana Nardi, prima di gettarsi nel Magra. Il suo corso è caratterizzato da salti d'acqua, rocce scoscese e cascate, sfruttate fin dai tempi passati attraverso la tradizione dei mulini e delle macine di pietra. Il territorio di questa valle è più famoso per la sua storia che per le sue bellezze naturalistiche, sebbene queste siano indiscusse: infatti dai numerosi ritrovamenti di Statue a Stele della Lunigiana, che testimoniano la presenza umana in questi luoghi fina dall'epoca del bronzo, ai numerosi borghi e castelli, che hanno fortificato la valle nel medioevo.

Valle del Secchia
Le sorgenti del Secchia nascono nell'ampia conca prativa del Prataccio, circo glaciale a 1510 m di quota, contornato da alcune delle principali cime dell'Appennino Reggiano, tra cui l'Alpe di Succiso, il Monte Casarola ed il Monte Alto. La valle del Secchia, attraversata da diversi sentieri escursionistici, è Sito di Importanza Comunitaria per la presenza dei noti Gessi Triassici e di almeno 20 habitat di interesse comunitario: ambienti acquatici, riparali, di sorgente, rupicoli e grotte. Tra praterie, arbusteti e boschi si trovano le rarissime orchidee spontanee ed altre specie minacciate di rilevante interesse floristico.

Da ricordare, sono i famosi "schiocchi" del Secchia, ovvero termine locale utilizzato per indicare quel tratto del torrente a nord di Cerreto Alpi, dove scorre tra spettacolari versanti a strapiombo, costituiti da arenarie profondamente incise. Il fenomeno, caratteristico dei questa parte di Appennino, segna il corso di numerosi altri torrenti.

Cartina di valli e fiumi

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Un parco tra Europa e Mediterraneo

L'Appennino che si innalza tra il mare di Toscana e la pianura dell'Emilia, respira le arie dell'Europa e quelle del Mediterraneo.
Il Crinale corre sul filo dei 2000 metri.
È un sentiero, sospeso tra due mondi che nelle 4 stagioni cambiano, ribaltano e rigenerano i colori, le emozioni, i profumi e le prospettive.
Si concentra qui gran parte della biodiversità italiana favorita dalla contiguità della zone climatiche europea e mediterranea.
Oggi sempre di più sono turisti ed escursionisti, con gli scarponi, con i bastoni, con le ciaspole o i ramponi, con gli sci e con le biciclette. Ognuno può scegliere il modo di esplorare questo mondo, da sempre abitato e vissuto a stretto contatto con la natura e le stagioni che dettano ogni giorno un'agenda diversa.

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